Al Mercato Ittico di Milano la filiera del pesce è garantita dal bollino

Lo storico mercato del capoluogo lombardo lancia un marchio a garanzia della qualità dei processi di pesca, trasporto e stoccaggio, a tutela di ristoratori e clienti

Qualità, tracciabilità e sicurezza di pesci, crostacei e molluschi serviti al ristorante (e sempre più spesso consumati crudi) sono ora garantiti dal marchio “Mercato Ittico di Milano”: a lanciarlo è stata Sogemi (che gestisce la struttura) allo scopo di valorizzare presso i consumatori finali le competenze, la professionalità e l’impegno di tutti gli operatori della filiera che convergono nella struttura milanese, un “colosso” con 32 punti vendita che coprono 5.000 mq e movimentano ogni anno circa 100.000 quintali di prodotti ittici. Con un record: assicura la più vasta tipologia di pesci freschi tra quelli commercializzati in tutti i mercati europei, dai freschi ai congelati, dai conservati agli essiccati.

Forte di questi numeri, il mercato milanese è diventato una “garanzia” di pesce di qualità, così come richiede una piazza abbiente, ma esigente, come quella lombarda. E ora è pronto a portare queste sue competenze fuori dalla sua struttura e dall’ambiente ristretto degli addetti ai lavori, per arrivare direttamente a informare e rassicurare i consumatori finali.
Il marchio “Mercato Ittico di Milano” nasce infatti per creare una sinergia tra tutti gli attori della filiera, dare un’organizzazione sistematica a tutte le attività igienico-sanitarie già previste dal sistema di autocontrollo e favorire un approccio organico e responsabile verso le tematiche ambientali. Grossisti, ristoratori, ambulanti e dettaglianti possono richiedere a Sogemi la concessione d’uso del marchio sulla base dei requisiti di sicurezza, garantiti nella loro attività di trasformazione (catena del freddo, gestione delle non conformità Haccp, sistema e prassi di trattamento dei rifiuti) e si impegnano a garantire gli standard previsti dal disciplinare del marchio in termini di sicurezza alimentare, sostenibilità della pesca e qualità nella gestione della filiera del prodotto ittico, dalla raccolta (pesca e allevamento) alla tavola. Il marchio, dunque, non attesta la qualità di branzini, ostriche e co., ma garantisce che questi prodotti sono stati pescati, stoccati e trasportati a regola d’arte. In questo senso rappresenta, dunque, uno strumento di garanzia di processo e, quindi - vista la “delicatezza” igienica dei prodotti ittici e le conseguenze che possono avere sulla salute umana - rassicura il consumatore sulla sicurezza del pesce, dei crostacei e dei molluschi che gli vengono proposti al ristorante.

Per un ristoratore, dunque, il marchio rappresenta un valido strumento di marketing per trasferire con immediatezza il suo impegno nel cercare pesce di qualità e proveniente da una filiera garantita e la sua competenza nel trattarlo e servirlo.  Proprio la possibilità concreta di promuovere il proprio ristorante garantendo la qualità dei prodotti è il plus del marchio secondo un’indagine condotta su 180 ristoratori del milanese.

Nelle intenzioni di Sogemi, il marchio rappresenta anche un mezzo per avvicinare i consumatori al ricco e vario universo ittico, facendo conoscere anche il “pesce povero”, di ottima qualità nutrizionale e gastronomica e più accessibile come prezzo (una leva mai tanto importante quanto oggi). Queste specie ittiche, lodate da nutrizionisti e amate dai gastronomi, benché abbondanti nei nostri mari resta difficilmente reperibili nella Gdo, ma rappresentano invece uno dei fiori all’occhiello mercato all’ingrosso, dove si trovano ogni giorno, sempre freschi e sicuri, come attesta il nuovo marchio.

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