Dai distillati ai vini d’autore alla Distilleria Bottega

Nata nel 1977 come distilleria, l’azienda Bottega ha allargato la gamma di prodotti premium a vini e spumanti, oggi il 60% della produzione di quasi 8 milioni di bottiglie. Ultima novità sono le grappe da meditazione

Poche aziende possono vantare un team di dieci professionisti esperti nell’arte della distillazione e vinificazione come la Distilleria Bottega di Bibano di Godega Sant’Urbano (Treviso). Nata nel 1977 per iniziativa del mastro distillatore Aldo Bottega, l’azienda
ha puntato a produrre distillati premium per qualità del prodotto
ed eleganza delle confezioni affermandosi, anche sui mercati esteri,
con le grappe Alexander, bianche e monovitigno.
Grazie alla creatività dei figli Sandro, Stefano e Barbara, sono stati via via aggiunti vini e spumanti tipici della zona. Nel 1992 debutta
infatti il Vino dei Poeti che darà vita a un’intera gamma di specialità a cominciare dal Prosecco Spumante Doc. L’ultima versione è rappresentata da Bottega Gold, dall’inconfondibile bottiglia dorata.
Nella grande casa colonica ottocentesca, diventata dal 2007 la nuova sede sociale, vengono vinificati spumanti di grande personalità come Moscato, Millesimato di Glera (le uve da cui è ricavato il Prosecco), Rosé di Raboso e Pinot Nero, Cuvée di Chardonay e Sauvignon. Tra il 2009 e il 2011 l’azienda acquisisce la gestione diretta di due cantine regionali. La prima ha sede a Pescantina (Verona) dove vengono prodotti Amarone Doc, Ripasso Vapolicella Doc e Recioto; la seconda si trova a Montalcino (Siena) dove nasce uno speciale Brunello Docg.

Pigiatura tradizionale, per far festa
Riprendendo un’antica tradizione contadina, da alcuni anni in azienda viene celebrata la cerimonia della pigiatura con i piedi, con i grappoli raccolti dalla Compagnia de Calza “I Antichi” di Venezia, abbigliati con i catteristici costumi settecenteschi.

Ma l’azienda Bottega è anche proiettata verso il futuro. Grazie al progetto di recupero di vitigni autoctoni, due anni fa sono state impiantate barbatelle di uve rare come recantina, marzemina bianca, turchetta e oseleta. Quest’anno si è dato corso alla prima microvinificazione con lo scopo di dar vita a una gamma di vini originali.

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