A Bologna apre il Ristorante Iacobucci. Suggestioni napoletane, bolognesi ed etniche

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Apre l’8 aprile a Bologna, all’interno di Villa Zarri, il Ristorante Iacobucci. Ovvero, la il cucina napoletana incontra il grande patrimonio gastronomico emiliano. E non finisce qui, perché Agostino Iacobucci dà vita alla sua niova proposta commerciale alla conclusione di un anno dedicato alla ricerca e al confronto costante con colleghi chef come l’italo-argentino Mauro Colagreco, il peruviano Virgilio Martinez e il nostro Massimo Bottura.

iacobucciGrazie a questo percorso di arricchimento e trasformazione, a Villa Zarri Iacobucci propone piatti che combinano perfettamente tradizione e innovazione, con sapori antichi rivisitati in accostamenti nuovi e creativi. Elementi di spicco della cucina partenopea si uniscono al grande patrimonio della tradizione emiliana e incontrano ingredienti di altre culture gastronomiche. Il tutto con un’accurata selezione delle materie prime, una sapiente valorizzazione dei prodotti di eccellenza. A caratterizzare l’esperienza anche l’atmosfera ricercata e raccolta che – grazie ai soli nove tavoli presenti in sala – contribuisce a far sentire gli ospiti particolarmente coccolati.

Agostino Iacobucci, classe 1980, ha scoperto la sua passione per il mestiere fin da piccolo, nel ristorante della zia a Lettere, in provincia di Napoli. Qui sono iniziati i sogni di diventare chef insieme allo studio per imparare la professione fino al debutto lavorativo nella Taverna Diciotto di Vico Equense.
La conquista della prima Stella Michelin arriva nel 2010 al ristorante La Cantinella di Napoli, di cui è primo chef dall’ottobre 2009 al marzo 2012. A Bologna Agostino continua il suo percorso di successo, con la conferma della Stella Michelin al ristorante I Portici, dove amplia la propria preparazione e consolida la propria esperienza. Nel capoluogo emiliano, lo chef dà vita anche a “I 5 Sensi – Uniti per De@Esi”, progetto in cui l’alta cucina si mette al servizio della solidarietà.

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