“Più formazione aiuta l’olio”. È la linea dettata dal primo forum nazionale “Olio e Ristorazione”

Olio e ristorazione. Questo il tema del primo forum nazionale organizzato da Olio Officina e tenutosi a Milano lo scorso fine maggio presso le belle sale del Palazzo delle Stelline.

Quali gli scopi del forum? «Era necessario e prioritario attivare una maggiore sinergia tra aziende produttrici di olio da olive e le associazioni della ristorazione e dei professionisti del settore agroalimentare, per essere vincenti di fronte a una competizione europea e nei mercati extra-europei sempre più agguerrita. E serviva inoltre fare ‘Cultura del Valore dell’Olio’ di qualità, non solo in Italia, ma anche all’estero, in modo adeguato come Sistema Paese”, spiega Luigi Caricato, Direttore di Olio Officina ed organizzatore del forum.

Molti gli esperti che durante i lavori si sono succeduti nel dibattito. E molti coloro che si sono trovati d'accordo su un punto in particolare. Ovvero che investire in formazione, indirizzata a chef, personale di cucina e di sala e titolari dei pubblici esercizi, è ormai sempre più strategico per le aziende produttrici così da avviare un circolo virtuoso che avvii quella cultura olearia che deve arrivare, infine, ai consumatori. Serve inoltre, hanno detto vari relatori, creare sinergie tra i vari attori del settore e arrivare a un maggiore e più continuativo confronto. Questo servirà a capire meglio i target di riferimento individuando e a trovare nuove strade per comunicare in modo sempre più appropriato e creativo il valore dell’olio. Esemplificative, a quasto proposito le esperienze e letestimonianze portate da aziende del settore e dagli enti di tutela quali il Consorzio extra vergini di qualità, i Consorzi per la tutela Dop Riviera Ligure, Dop Garda, Consorzio Laudemio.

Antonello Maietta, Presidente nazionale Ais, Associazione Italiana Sommelier ha evidenziato anche il ruolo della sommellerie per una corretta presentazione degli oli extra vergini di oliva in sala, mentre Roberto Capello, Presidente Fippa, Federazione italiana panificatori, pasticceri e affini, ha evidenziato tutti gli aspetti del Pane e Olio a tavola ovvero l’olio dell’accoglienza, prima delle ordinazioni nella ristorazione, con tutti i pro e i contro e le modalità di utilizzo. “Grazie alla partnership con case editrici del settore agroalimentare abbiamo fatto anche una riflessione - dice Luigi Caricato - su come viene comunicato l’olio su stampa specializzata e generalista”.

Infine le pizzerie, dove l’olio è un ingrediente fondamentale e che può fare la differenza. Anche in questo caso, ha spiegato Walter Brotugno, Presidente della Associazione Pizzaioli Europei, sono necessari corsi di formazione mirati per i professionisti del settore.

Insomma, una bella iniziativa, ricca di convegni, tavole rotonde tematiche, proiezioni di video e completata dagli stand espositivi con degustazione di olio e che ha visto la partecipazione di tutto il settore horeca legato all'olio. Presenti, tra gli altri l'Ordine Tecnologi Alimentari, l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, APES, Associazione Pizzaioli Europei e Sostenitori e con media Partner proprio Ristoranti è stata completata da alcuni importanti nomi del panorama Oleario tra i quali Olitalia, Azienda Agricola Di Martino, Schinosa, Frantoio Turri, Frantoio Sant’Agata D’Oneglia, Masserie di Sant’Eramo.

Infine Luigi Caricato ha presentato il tema dell’ottava edizione di Olio Officina Festival, in programma a Milano dal 31 gennaio al 2 febbraio 2019 ovvero “Nostra Signora Pubblicità”. Appuntamento a fine gennaio allora.

 

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