Orto, il bianco naturale cresciuto in Laguna

Dall’impegno e dalla passione di un manager televisivo francese trapiantato sull’isola di Sant’Erasmo è nato Orto, un vino naturale che si è conquistato uno spazio in molti locali di Venezia. E d’Oltralpe

La cornice è sontuosa: tutto intorno c’è la laguna veneziana. Navigando per le isole che fanno da corollario alla città, appare la fertile Sant’Erasmo che, da secoli, fornisce saporite verdure alle tavole della Serenissima. I più non sanno però che, oltre al celebre carciofo violetto (Presidio Slowfood) e alle sue preziose castraure (il frutto apicale), già nel XVI° secolo l’isola ospitava dei vigneti.
Dopo secoli di trascuratezza, a Sant’Erasmo è sbarcato monsieur Michel Thoulouze che, con la famiglia, ha deciso di stabilirsi qui e iniziare a coltivare la vite. Prima di tutto, ecco chi è il lungimirante signor Thoulouze: molto noto nell’ambiente dell’emittenza televisiva francese, è stato presidente e amministratore delegato di Canal + e creatore di celebri canali tematici come Canal Jimmy.

"Orto" nasce sull'isola
Ora il suo immenso ingegno è applicato a ricercare la perfezione tra i vigneti dell’isola veneziana che percorre, in lungo e in largo, a bordo di un’Ape. Queste le eloquenti premesse per Orto, un vino bianco ricco di minerali che nasce abbinando lo stile tradizionale della coltivazione locale ai saperi di Lydia e Claude Bourguignon, ingegneri agrari, e all’esperienza del produttore vinicolo Alain Graillot Crozes-Hermitage.
Su suggerimento di Bourguignon, Thoulouze ha preparato la terra piantando in successione orzo, ravanello, avena e radice cinese, senza utilizzare l’aratro né concimi o diserbanti. E per l’irrigazione, ha rinnovato l’antico sistema di drenaggio, con l’acqua piovana raccolta dai canali che scorrono tra le vigne, regolati da chiuse. Dai 4 ettari e mezzo di viti, piantate direttamente nel terreno argilloso-sabbioso e cresciute senza utilizzo di trattamenti chimici, si vendemmia manualmente l’uva che, dopo una soffice pressatura, fermenta in botti d’acciaio a bassa temperatura, su leviti selezionati, per una ventina di giorni. Si tratta di acini selezionati per il particolare blend, da piante provenienti dai vivai di Rauscedo.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome