Milano si riprende la sua terrazza più bella. In Triennale

Finalmente a nuova vita il belvedere della Triennale. Che si fa locale di design, dove Stefano Cerveni proPone vera cucina italiana. Moderna però

Ci voleva Expo perché un luogo unico e un cuoco d’eccellenza arrivassero ad arricchire il panorama ristorativo milanese. Il luogo è la Terrazza della Triennale, progettata dall’architetto Giovanni Muzio e che ha funzionato solo per il servizio della cena inaugurale, nel ‘33. Poi il nulla. Oggi la Terrazza è stata recuperata, riallestita completamente (in base al progetto dello Studio Obr) ed è diventata un ristorante di grande bellezza, tutto a vetri, affacciato sul parco Sempione.
Quanto allo chef, il designato è lo stellato Stefano Cerveni del Due Colombe al Borgo Antico di Borgonato (Bs), selezionato da una giuria per guidare, nei prossimi 4 anni, il nuovo ristorante milanese. Anche se, precisa Stefano: «La mia casa sarà sempre il Due Colombe. Ma da 2 anni mi sento pronto per una nuova sfida e ora ho la coscienza di poterlo fare perché lo staff del mio ristorante bresciano è solido come cemento».
L’idea di Cerveni è quella di un’osteria di alto livello, aperta dalle 12 alle 24, con la stessa qualità del locale stellato, ma con un servizio “friendly” e piatti semplificati per rendere il locale accessibile alla più vasta fascia possibile di clientela. «La mia proposta  è quella di una trattoria gourmet con un duplice menu. Da un lato ci sono specialità che hanno fatto la storia del Due Colombe come ad esempio la patata viola e il gambero rosso o il manzo all’olio; dall’altro ci sarà la cucina italiana non contaminata, pura, semplice, schietta e vera, con un recupero attento e moderno delle nostrane ricette, realizzate con prodotti locali e di nicchia». Nello staff Cerveni si è assicurato collaboratori di alta professionalità: Fabrizio Ferrari come executive chef, Luis Hidalgo al bar, Nicola Bonera supervisor della cantina e Carlo Pierato della sala. I prezzi? «La scelta sarà ampia - assicura Cerveni - e sarà gradito anche l’ospite che vuole fare solo un assaggio di una fetta di torta (al pomeriggio ne sforneremo a ritmo continuo) e un tè e potrà spendere anche solo 8 euro».

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