Niente barriere linguistiche nei Ristoranti e bar

scelgo

A chi non è successo di trovarsi in difficoltà nei ristoranti di paese di cui non si conosce la lingua? Dopo qualche tentativo di ordinazione consapevole, spesso si finisce con l'affidarsi alla fortuna che non sempre, però, premia le aspettative. Questo tipo di disagio è la norma per chi soffre di difficoltà linguistiche o di disabilità. Ovunque si trovi. Di una possibile soluzione  si sono fatte fatto carico la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Confcommercio Bergamo con il progetto "Al bar e ristorante scelgo io!": in tutti i locali aderenti, verranno distribuite tovagliette con illustrazioni e semplici diciture in italiano e inglese in grado di semplificare le ordinazioni delle persone che non conoscono la lingua italiana, di quelle con difficoltà cognitive o di comunicazione e dei bambini in età prescolare.
Le tovagliette presentano un menù dove i piatti e le bevande sono rappresentati da immagini semplici e colorate, così da risultare comprensibili ai bambini in età prescolare e a tutti coloro che hanno difficoltà a comunicare. La versione in inglese è specificatamente rivolta alle persone che non conoscono la lingua italiana e contiene, oltre alle immagini, la traduzione in inglese dei piatti e delle bevande. I simboli utilizzati sono mutuati dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa), un approccio che sostiene la comprensione linguistica e la comunicazione nato per i bambini e i ragazzi affetti da autismo e disabilità complesse. In particolare i pittogrammi delle tovagliette sono stati ripresi da Arasaac, un programma gratuito che traduce le parole in immagini.

"Al bar e ristorante scelgo io!" incarna perfettamente lo spirito con cui ogni pubblico esercizio dovrebbe operare: un luogo in cui i clienti possano trascorrere momenti piacevoli e a proprio agio - ha detto il direttore generale di Fipe Marcello Fiore - Un gesto di attenzione semplice ma che conta moltissimo per chi lo riceve, in grado di rendere i nostri locali ancora più inclusivi e accoglienti. Come Fipe ci impegneremo, tra gli obiettivi futuri, a rendere questa iniziativa ancora più completa, ad esempio inserendo le diciture in braille per facilitare le persone non vedenti".

“Abbiamo ideato questo progetto mesi fa in collaborazione con il nostro gruppo pubblici esercizi e una onlus locale, l'associazione Angelman.” – ha dichiarato il direttore di confcommercio Bergamo Oscar Fusini – “Ci è sembrata un'idea nuova e con un importante impatto sociale. Non solo perché aiuta i bambini in difficoltà ma anche perché fa sentire ben accolte le loro famiglie. Siamo felici che il progetto sia stato sviluppato e proposto su scala nazionale da Fipe. Ci auguriamo possa essere condiviso anche in molte altre province".

 

 

 

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