Firenze, nuova vita al Mercato Centrale

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Sulla scia di quanto avviene in Spagna e il successo di Eataly, riapre a Firenze il Mercato Centrale dove la vendita di prodotti artigianali si coniuga alla ristorazione

Artigiani al centro di tutto! È questo ciò che succede a Firenze al Mercato Centrale, un concept innovativo che da aprile ha ridato nuova vita allo storico mercato agroalimentare di San Lorenzo, in pieno centro, a pochi passi dalla stazione centrale.

Il progetto nasce dalla collaborazione degli imprenditori Umberto Montano e Claudio Cardini, che non solo hanno restituito a Firenze uno degli spazi più significativi della città, ma hanno anche creato un luogo attorno a cui ruotano tre cardini centrali dell'enogastronomia di qualità: gli artigiani, la materia prima e la conoscenza.
Il progetto è diventato realtà nella primavera del 2014, a celebrare i 140 anni dell'architettura in ferro a opera dell'architetto Mengoni, che è anche l'autore della Galleria Vittorio Emanuele di Milano.
La riqualificazione degli oltre 3.000 metri quadrati di superficie, curata dallo studio di architettura Archea di Firenze, ha lasciato intatta la struttura, esaltandone la bellezza, semplice e popolare. Nella piazza, ovvero l'area dove alloggiano le dodici botteghe artigiane, ogni giorno, dalle 10 del mattino fino a mezzanotte, sono in vendita prodotti o preparazioni da gustare nei tavoli a disposizione degli ospiti oppure da portare via.

L'assortimento spazia tra pesce, fritto e polpette, frutta e verdura, carne e salumi, lampredotto e tramezzini, formaggi, cioccolato e gelato, pane e pasticceria, pizza e pasta fresca. Non è previsto servizio al tavolo, eccetto che per il beverage proposto dal grande bar centrale. Altre due proposte sono l'Enoteca gestita dal Consorzio del Chianti Classico, dove oltre alle etichette a marchio Gallo Nero, sono in vendita anche altre tipologie di vino, dal Franciacorta al Barolo e al Brunello, per un totale di oltre 2.000 bottiglie, e la birreria a insegna Birra Moretti.

Umberto Montano, imprenditore affermato nell'ambito della ristorazione e proprietario di tre ristoranti molto noti a Firenze, oltre che l'ideatore del Mercato Centrale è anche il presidente di questo ambizioso progetto: «L'idea alla base di tutto è stata quella di mettere in prima linea gli artigiani, cioè coloro che conoscono la materia prima e sanno come trattarla. Mi sono occupato personalmente della loro selezione, chiamando chi conoscevo direttamente e chi sapevo essere capace di lavorare in modo eccellente. Le botteghe sono date in affidamento e ognuna di esse paga una percentuale sul fatturato. Il contratto è di tre anni e i controlli sulla qualità sono molto rigidi: ogni artigiano, infatti, deve sottoscrivere un disciplinare al quale è tenuto ad attenersi per tutto il periodo di collaborazione».

«Ogni piatto preparato al Mercato Centrale - prosegue Montano - è realizzato con prodotti che si trovano all'interno del Mercato stesso, perché è questa la materia prima che conosciamo perfettamente, a livello sia di tracciabilità che di storia, e che vogliamo e comunicare al meglio alla clientela».

A fare da cornice agli artigiani ci sono una trattoria, la Tosca, e la pizzeria, con coperti disponibili anche al piano di sopra con servizio al tavolo, una banca, una libreria a tema enogastronomico, lo store della Fiorentina, una birreria, un bar, la scuola di cucina Lorenzo dei Medici, l'enoscuola a cura di Luca Gardini dove ogni giorno si organizzano degustazioni guidate, l'infopoint e le consegne a domicilio (in tutto il mondo). Al Mercato Centrale c'è anche Eataly Grocery ed Eataly Casa e Cucina, testimonianza di collaborazione lungimirante tra chi promuove qualità a livello agroalimentare. Il Mercato Centrale è anche luogo di eventi come cooking show, concerti e altro.

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