La cucina a base di tartufo dello chef Luca Mauri

Luca Mauri Tartufi&Firends
La specializzazione al ristorante è una strategia quanto mai attuale. Per esempio a base di tartufi

I trend più attuali nella ristorazione evidenziano come ci sia una generalizzata tendenza alla specializzazione, e un ristorante all’insegna del tartufo diventa una strada praticabile per caratterizzarsi, come accade da Tartufi&Friends, insegna milanese con altri tre locali (a Roma, Londra e Dubai) e che fa capo a Sermoneta Luxury Group. E se il tartufo bianco ha una sua precisa e delimitata stagione e un prezzo stellare (quello di Alba nel 2017 è arrivato a oltre 13mila euro al chilo), ci sono sempre le varie tipologie di tartufo nero con cui lo chef Luca Mauri dimostra che si possono accontentare i clienti appassionati di tartufi freschi lungo tutto l’anno.

Il ristorante è in una zona importante sia per il passaggio di turisti (è all’inizio di corso Venezia, a poca distanza dal quadrilatero della moda) sia per il traffico di clientela business. L’approccio al locale è rappresentato da un dehors con divanetti e un’area bar appena all’interno, dove può essere servito l’aperitivo, rito che per il cliente milanese spesso poi sfocia nella cena. Non manca il corner di vendita dei tartufi, adiacente alla sala ristorante. Quanto al menu, le ricette in carta sono proposte in due varianti: con il tartufo bianco o con quello nero, con conseguente scarto di prezzo. Qualche esempio? Il tagliolino classico al tartufo (30 euro con la trifola nera, 70 con quella bianca) o il Cubo di lingua di manzo affumicata al the verde, farinata di ceci, vellutata di lattuga e tartufo fresco (35 o 75 euro). Un menu tematico - che il bravo chef Mauri rinnova ogni 5 settimane circa - che continua perfino nel dessert con il Gelato alla crema, pinoli, fichi e miele con tartufo.

 

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