Un Open Campus per le professioni di sala

Il 25 aprile un network di ristoratori vara Open Campus. Per incentivare, formare e selezionare, in modo gratuito, nuovi aspiranti camerieri. Mettendo in campo concrete possibilità di impiego futuro

I pareri dei patron dei ristoranti sono unanimi: di cuochi o aspiranti tali se ne trovano a bizzeffe. Molto più complesso trovare personale che voglia dedicarsi alla professione di sala: il lavoro di cameriere non ha appeal nei confronti delle giovani generazioni e la difficoltà di selezionare, formare e avviare giovani alla professione di cameriere è sempre più sentita.

Nonostante i drammatici dati sulla disoccupazione ( livello nazionale sono due milioni e mezzo i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti “Neet”) continuano infatti le difficoltà degli addetti ai lavori nel reperire personale motivato e qualificato per il servizio in sala. Una situazione difficile, anche in vista delle molte nuove aperture: secondo Fipe-Confcommercio a Milano si sono registrate 679 nuove insegne di ristoranti nei primi nove mesi del 2014​ e altre stanno aprendo in vista di Expo.

Per questo risulta fondamentale rivalutare il ruolo del personale di sala e riscoprirne (o meglio rivelarne alle giovani leve) la funzione strategica nel contatto col il cliente.

Per questa ragione un network di ristoratori  - Björk Swedish Brasserie, Ristorante Da Noi In, Dry Cocktails & Pizza, La Griglia di Varrone, Pisacco Restaurant & Bar, Antica Trattoria del Gallo, Zazà Ramen noodle bar & restaurant, ristorante Tarantola - si è coalizzato  e ha costituito la prima Rete d'Impresa nella ristorazione (con il supporto della Camera di Commercio di Milano), varando Open Campus Milano, progetto di ricerca, formazione gratuita e inserimento per i futuri professionisti del servizio in sala (che aveva avuto una edizione “zero” lo scorso settembre).

In che consiste il tutto? Si parte con il lancio di il sito di Open Campus, che sarà il riferimento on-line per l'iscrizione dei candidati al progetto. ​Attraverso questa  piattaforma i potenziali candidati potranno registrarsi e partecipare alla prima fase dell’ open day.

Tutti gli iscritti sono  invitati Il ​25 maggio 2015 ​a un ​"Open day" (dalle ore 9.00 presso Hotel Magna Pars Suites Milano - Via Forcella 6 - Sala Nettare): una giornata interamente dedicata all’incontro con quanti più candidati possibile, non solo a profili già avviati al mondo della ristorazione e dell’accoglienza, ma anche a personalità curiose, dinamiche che cercano il contatto con il pubblico. Una giornata durante la quale un panel di professionisti intervisterà singolarmente i partecipanti unendo la ricerca di risorse ad un'attività di orientamento, per un potenziale magari ancora inespresso.

Dall’Open Day verrà selezionata una classe di ​30/40 candidati per la fase successiva: ​4 giornate ​di formazione gratuita (8 e 9 giugno, 15 e 16 giugno) un percorso intensivo durante il quale interpreti affermati delle professioni dell’ospitalità e consulenti del settore, attraverso moduli di lezioni tematiche, racconteranno i tanti aspetti di una ”macchina” complessa come il ristorante: dai principi base del servizio e accoglienza, dell’organizzazione della cucina (affrontando anche le “specialità” del gruppo con escursioni nel mondo della pizza e del bartending) sino ad aspetti oggi sempre più disciplinati come la corporate identity, la comunicazione, il design del luogo e della tavola. Lezioni fondamentali saranno, poi, quelle dedicate alla normativa sul lavoro, il contratto nazionale e la formazione in materia di sicurezza su lavoro e sicurezza alimentare (il corso avrà validità ai sensi della normativa vigente e sarà rilasciato un attestato di frequenza), che rendono OPEN CAMPUS Milano un’opportunità assolutamente inedita e gratuita di crescita professionale.

Conclusa la formazione, i candidati selezionati, a rotazione, ​saranno direttamente impiegati nelle varie strutture del network​, un primo passo verso ​una nuova formula di impiego nel servizio​, una sorta di ​assunzione “​in sharing​” che permetterà al personale di partecipare al lavoro in molte più realtà, moltiplicando le occasioni di inserimento e crescita, mentre ai membri della rete, attuali e futuri, di avere costantemente risorse formate condividendone i costi.

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