Carlo Romito al vertice dell’Ordine dei maestri di cucina

Si è svolta al Regina Palace Hotel di Stresa l’Assemblea Generale Elettiva dell’Ordine Professionale Associativo dei Maestri di Cucina ed Executive Chef.  Convocata per la fine del mandato del suo rettore Giorgio Nardelli, l'Assemblea ha eletto il nuovo rettore Carlo Romito, già Segretario nella gestione precedente.
Classe 1957, diplomato presso l’Istituto Alberghiero di Milano, in seguito laureato al corso di Discipline Turistiche dell’Università Bocconi, ha insegnato a lungo negli Istituti alberghieri di Milano, Finale Ligure e Novara, al Cfp di Varese. Ha tenuto docenze al Deside College in Gran Bretagna e negli Stati Uniti al New York Technical College e al prestigioso Culinary Institute of America. Ha insegnato, inoltre, per diversi anni materie turistiche all’Istituto Europeo per il turismo ed è stato consulente di società alberghiere e turistiche internazionali. Attualmente è direttore generale di una società di catering. Nel corso del tempo ha rivestito incarichi di rilievo sia nella Fic, come consigliere nazionale e segretario, sia in seno a Solidus, prima come consigliere poi come presidente.
Con la nomina del nuovo rettore, si insediano i vicari: Stefano Rano per l’area Nord Italia, Massimo Tessieri per l’area Centro e Michele D'Agostino per il Sud. Segretario dell'Ordine è Fabio Momolo. Consiglieri: Fabrizio Venditti, Gerardo Novi, Mariantonietta Miracolo, Michele Erriquez, Giordano Ferrarese, Walter Dalla Pozza e Gianluca Pardini.
A Carlo Romito e al direttivo spetta ora il compito di proiettare i Maestri verso nuovi percorsi in sintonia con la rinnovata Fic e le direttive del neo presidente Rocco Pozzulo.

L’ Ordine dei Maestri di Cucina ed Executive Chef è nato nel 1999 quale emanazione diretta della Federazione Italiana Cuochi: identifica i migliori chef del panorama nazionale radunando poco più di un centinaio di professionisti distintisi per capacità formative, gastronomiche, e per carriere significative.
L’Ordine prevede per i suoi membri un impegno costante in formazione e aggiornamento, nonché la diffusione di ogni aspetto professionale e tecnico inerente le trasformazioni e le evoluzione della cucina italiana.
Chiedendo al neo eletto a quali impegni e obiettivi lo aspettavano, la sua risposta è stata: «Innanzitutto realizzare nel 2016 la rifondazione dell’Ordine con l’imperativo “selettivi ma inclusivi”; progettare percorsi professionali; dare servizi ai Maestri ma anche a tutta la Fic; aprirsi all’esterno della Fic, fare rete con altre associazioni e realizzare i Centri di Alta Formazione nelle tre grandi aree del Paese. Sempre nel prossimo anno realizzare uno scambio con altri “cugini “ Europei che saranno veri confronti fra professionalità. Far partire inoltre, insieme ad altri soggetti associativi Fic, la progettualità per i tre step base della cucina italiana e formare i formatori per la grande divulgazione».

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