La nuova Doc Sicilia tutela tutta l’isola

Dalla vendemmia 2012 potranno fregiarsi della denominazione i vini isolani prodotti su circa 40mila ettari di vigneto

Al via la Doc Sicilia, ormai operativa, che vedrà al prossimo Vinitaly la presentazione ufficiale.
Una denominazione molto attesa, che rappresenta il 30% dell’intera produzione dell’isola, si appresta quindi a entrare nell’elenco delle Doc italiane.
Il panorama delle Denominazioni siciliane attualmente comprende una Docg (Cerasuolo di Vittoria) e 22 Doc, su una superficie vitata di 112.725 ettari e altri 19mila ettari in portafoglio.

La zona interessata alla nuova Doc è, ovviamente, l’intera regione. Sono otto le uve principali che formeranno la base ampelografica della Doc. Nero d’Avola, frappato, nerello mascalese e perricone dovranno costituire la base (ovvero essere presenti per almeno il 50% nell’uvaggio) nella produzione di vini rossi e rosati: il restante potrà essere costituito da altri vitigni, anche internazionali.
Inzolia, catarratto, grillo e grecanico (anche presenti in una misura non inferiore al 50%) daranno corpo ai vini bianchi.
Dalla vendemmia 2012, oltre cento aziende e dieci cantine sociali, per una superficie di 40mila ettari, potranno così fregiarsi della nuova Doc, che rappresenterà nel mondo il nome dell’isola, contribuendo a consolidare il “made in Sicily” nel panorama internazionale.

In arrivo il Consorzio

«La Doc Sicilia è una scelta coraggiosa - spiega Dario Cartabellotta direttore dell’Istituto regionale Vite e Vino - a causa delle numerose diversità dei territori vitati dell’isola, ma anche una grande ricchezza per il mercato e soprattutto un’occasione ulteriore per migliorare la qualità dei vini e proteggerne la tipicità (un contributo in questo senso arriverà anche dalla creazione del Consorzio di tutela della Doc Sicilia). E poi rafforzarne l’identità, l’immagine e la posizione, che è tra gli obiettivi principali che ci si prefigge di raggiungere attraverso la nuova Denominazione».

«Si tratta di una grande opportunità per le aziende vitivinicole siciliane - continua Antonio Rallo, presidente di Assovini -. Una Doc più facile anche della passata Igt e che tutelerà il nome Sicilia». L’attuale Igt Sicilia, infatti, verrà a sua volta sostituita dalla nuova Igt Terre Siciliane.

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