Le bottiglie di vino viaggiano con un chip

Wine traceability, le etichette intelligenti –

Fresco vincitore del premio Leonardo, con cerimonia al Quirinale, Piero Antinori dimostra di credere nell’innovazione con il progetto Wine traceability, un test che punta a garantire la tracciabilità delle bottiglie grazie all’impiego della tecnologia

Fresco vincitore del premio Leonardo,
con cerimonia al Quirinale, Piero Antinori dimostra di credere nell'innovazione con il progetto Wine traceability, un test che punta a garantire la tracciabilità delle bottiglie
grazie all'impiego della tecnologia Rfid. L'identificazione a radio frequenza prevede l'applicazione di tag, etichette intelligenti con chip incorporato, sulle bottiglie in modo da poterli controllare a distanza. Partito
nel 2010 in collaborazione con Indicod-
Ecr e con il consorzio Tuscania, il progetto coinvolge anche altre case vinicole come Barone Ricasoli, Le Macchiole, Ceretto e
due distributori di Hong Kong come Watson wine cellar e Summergate. L'iniziativa prevede siano messi a punto nuovi processi aziendali per tracciare il percorso delle bottiglie destinate all'export. In questo modo
il consumatore finale (o il ristoratore)
tramite uno smart phone può assicurarsi dell'originalità dell'etichetta, mentre il produttore può verificare dove sono andate a
finire le bottiglie contrastando così il fenomeno del ercato grigio. I tag saranno piazzati
anche sui pallet per controllare eventuali sbalzi termici durante il
viaggio

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