Anna Bertola, l’ambasciatrice di sforzati e grumelli

Anna Bertola

Una carta dedicata, un corner gourmet dove organizzare degustazioni ed eventi. Sono alcune delle trovate di Anna Bertola, patronne della Locanda Altavilla, per valorizzare il patrimonio enogastronomico della Valtellina

C'è chi l'ha definita "la regina degli sciatt". E senz'altro l'appellativo di "ambasciatrice della Valle cucitole addosso da Edoardo Raspelli, le sta perfettamente.
Anna Bertola è una valtellinese di razza, ristoratrice per nascita e passione.
È il 1958 quando i genitori, con un grande ma lungimirante sforzo economico, acquistano le mura e l’attività della locanda- ristorante chiamata Altavilla, una bella casa dei primi del ‘900 in quel di Bianzone (So).
Anna viene alla luce quattro anni tardi. «Fin da piccolissima - racconta - ho respirato l’aria della locanda, i profumi della cucina di mia madre, i racconti degli “spalloni”, che nel 1970 facevano contrabbando con la Svizzera e si fermavano qui a rifocillarsi dalle lunghe e interminabili traversate. A quei tempi il contrabbando era il pane quotidiano, altro che turismo».

Mai schiava delle tradizioni

Dopo gli studi in ragioneria e un’esperienza a Parigi, come ragazza alla pari, imparando il francese e il tedesco per allargare i propri orizzonti, nel 1983 Anna torna a Bianzone e, in seguito alla morte del papà, prende in mano la gestione della Locanda Altavilla.
Decisivo, per il decollo dell’attività, l’incontro con Giuseppe Bona, cuoco esperto e creativo, che ha saputo traghettare la cucina valtellinese tradizionale verso nuovi orizzonti, più moderni e in linea con le attuali esigenze dei consumatori. Oggi la Locanda Altavilla, con la sua esclusiva balconata di orchidee, coltivate con amore da Anna, è un luogo di piacere dove meditare rilassati sul buono e bello della vita.
Trattoria golosa e locanda B&B, con 14 camere, si caratterizza per l’impegno nella valorizzazione del territorio, attraverso la costante ricerca delle migliori materie prime e dei vini della Valtellina.
La scelta dei prodotti, in prevalenza tipici, spazia dalla selezione delle bresaole ai piatti tipici come sciatt e pizzoccheri, dalle crespelle di grano saraceno alle grigliate di carne, dai funghi alla selvaggina; immancabile la polenta sia di granoturco che di grano saraceno.
Particolarmente curata la selezione dei formaggi: sempre presenti i prodotti Dop della Valtellina (Bitto e Valtellina Casera). Quanto al vino, è una passione che Anna conserva e condivide con altri amici ristoratori della Valle.

Omaggio alla Valtellina

La cantina offre una selezione di oltre 400 etichette: presenti tutte le tipologie Doc e Docg della Valtellina, con le sue sottozone, Valgella, Grumello, Inferno, Sassella, Maroggia; le cantine sono tutte ben rappresentate, in una carta dei vini che può essere definita un vero e proprio inno al territorio.

Anna e Cristian Recia, suo fido collaboratore in sala, aprono qualsiasi bottiglia da mescere al calice, pur di permettere la maggiore conoscenza dei vini della provincia di Sondrio.
In particolare, desta una grande curiosità la “carta degli sforzati”, con annate così preziose da poter organizzare delle “verticali” memorabili, anche nei prezzi assai competitivi, perché Anna è convinta che il vino debba essere bevuto e non rimanere in cantina.
Notevole, infine, anche la collezione di vini particolari, francesi in testa, e chicche, come gli icewine austriaci.
La ricerca comunque non finisce mai, perché Anna ha voluto creare un corner “enogastroletterario”, in una sala dedicata alla degustazione, dove organizzare eventi, ma anche semplici momenti dedicati ai sapori e alle tradizioni della Valtellina.
A breve, i prodotti della Valle saranno acquistabili, insieme a libri a carattere enogastronomico.

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