Perdomo, il mio menu a colori

Sedici persone assaggiano otto macarons di otto colori diversi. Lo fanno in otto piccole stanze del colore del macarons che stanno assaggiando. Otto piccoli spazi progettati secondo l’arredamento tipico di un ristorante e, in seguito, rivestiti completamente in un unico colore, ovvero, blu, verde, rosso, giallo, bianco, nero, marrone e arancione. Attenzione però. I macarons, nonostante i colori diversi, hanno tutti lo stesso sapore. Nessuna differenza di gusto o profumo. Le reazioni all’assaggio quindi dovrebbero essere tutte uguali e invece…

Invece, grazie a una tecnologia in grado di rilevare le onde cerebrali degli assaggiatori, vengono misurate le emozioni dei partecipanti con risultati che hanno evidenziano sentimenti molto diversi tra di loro nel momento dell’assaggio. Sono gli esiti della ricerca The Color Experience condotta da SCA, azienda leader mondiale nei settori dell’igiene, attraverso il proprio brand Tork. L’indagine voleva identificare modelli ricorrenti degli stati d’animo e delle emozioni provocate dai colori. E in particolare le reazioni degli assaggiatori, assimilati in questa occasione ai clienti di un ristorante. I risultati? O meglio come i colori interagiscono sulle persone a tavola e si riflettono in una determinata condizione emotiva? Vediamo. Il verde ha evocato una situazione rilassante, come quella che si crea durante un pranzo tra amici. L’arancione evoca la colazione, il divertimento e così anche il giallo che aggiunge però anche un fascino sottile all’ambiente e al “gusto”. Il nero stimola l’idea dell’appuntamento, della modernità. Stimola l’idea dell’appuntamento anche il rosso che però aggiunge anche una sensazione romantica. Il blu tranquillizza, offre una sensazione familiare da colazione in famiglia. E famiglia, ma con risvolti di lusso, anche per il bianco. Tradizione, pausa pranzo e caffè, infine, sono gli stimoli dati dalmarrone.

L’esperimento è stato, in parte replicato a Milano in una conferenza stampa dove Matias Perdomo, estroso chef del Contraste, ha creato un menu (nelle foto in queste pagine le ricette realizzate dallo chef) abbinandolo ai tovaglioli della nuova gamma presentata per l’occasione da Tork. Ai giornalisti è stato poi chiesto di esprimere  le proprie impressioni sull’abinamento tra cibi e colori. Ora, il nostro parere non ha poi molta importanza. Però vanno dette due cose. La prima è che effettivamente il monocromatismo di un piatto, rafforzato da una mise en place della stessa tinta, dà subito sentimenti e reazioni precise. La seconda, più estetica, è la piacevolezza provocata dal senso di cura e di eleganza data dall’abbinamento cromatico tra ricetta e tovagliolo. Tanto da farci suggerire ai ristoratori di mettere in atto, quando possibile, questa unione. Il tovagliolo bianco è un classico. Quello colorato potrebbe piacere e timolare il giudizio positivo dei clienti più di quello che si possa pensare.

«The Color Experience nasce da un esperimento condotto da SCA in un ristorante in Svezia - ribadisce Riccardo May Product Manager Away from Home Italia di SCA -. Considerando l’attenzione e la cura che gli italiani dedicano alla tavola, sia nell’aspetto sia nella scelta degli ingredienti, abbiamo replicato l’esperimento sotto una nuova veste. Il menù composto da sette portate monocromatiche proposto dallo chef Matias Perdomo ci ha permesso di confermare la relazione tra colori, esperienza di degustazione e grado di coinvolgimento emotivo degli ospiti».

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