Nuova cantina e nuovo enologo: il 2017 porta slancio a Luce della Vite

Stefano Ruini è il nuovo direttore tecnico scelto da Lamberto Frescobaldi per Luce della Vite. E a ottobre verra inaugurata la nuova cantina sotterranea

Luce della Vite è una delle iniziative più particolari nel mondo italiano del vino. Nata nei primi anni Novanta dal sodalizio tra la famiglia Frescobaldi e i Mondavi, grandi produttori statunitensi, ha introdotto a Montalcino una sorta di rivoluzione, da alcuni inizialmente vista perfino come un “sacrilegio”, dal momento che il vino più importante messo in produzione, Luce, è un blend al 50% tra Sangiovese e Merlot. Fin dalle prime annate presentate, la 1993 e la 1994, Luce ha però destato molto interesse, e il progetto è cresciuto negli anni, passando per la fine della partnership con i Mondavi, sotto l’attenta supervisione di Lamberto Frescobaldi.
Il 2017 darà ulteriore slancio all’iniziativa, perché a ottobre (subito dopo la vendemmia) verrà inaugurata la nuova cantina tutta dedicata al progetto Luce. La nuova struttura è stata da poco acquistata dai Frescobaldi da un produttore svizzero, che ha deciso di abbandonare l’attività. L’imprenditore aveva iniziato la realizzazione di una nuova cantina tutta sotterranea e Luce della Vite ha continuato il progetto, personalizzandolo e arricchendolo con le tecnologie di climatizzazione e controllo delle temperature di vinificazione necessarie alla sua delicata produzione.
Ma il 2017 porta in dote un’altra novità per Luce. Si tratta del nuovo direttore tecnico ed enologo, Stefano Ruini, con una lunga esperienza in Francia, in prestigiosi “châteaux” del Médoc. «Si tratta per me - ha detto Ruini - di osservare quanto viene fatto attualmente nella produzione di Luce e degli altri vini della tenuta e di portare, se possibile, quella conoscenza e concezione del terroir che ho appreso in Francia». Luce della Vite, oltre a Luce, produce anche Lucente, blend di Sangiovese e Merlot realizzato con le uve non selezionate per Luce, e Luce Brunello, Sangiovese in purezza.
Ma qualche novità anche per CastelGiocondo. Per le 999 magnum del Brunello di questa cantina ha infatti chiesto a tre artisti di realizzare tre etichette in edizione limitata e numerata, 333 a testa, proseguendo la tradizione di un’iniziativa già collaudata, denominata “Artisti per Frescobaldi”. Gli autori coinvolti sono Eric Wesley, Patrizio Di Massimo e Matthew Brennan. Le magnum sono in vendita nei migliori ristoranti d’Italia a 180 euro l’una.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome