
In occasione del Sober October, TheFork – principale piattaforma per la prenotazione online dei ristoranti e leader nei gestionali per la ristorazione – ha analizzato il crescente interesse degli italiani verso le bevande analcoliche, un fenomeno che riflette un più ampio cambiamento nel mercato europeo.
Secondo un’indagine condotta su un campione di utenti TheFork, il 37% ha ridotto il consumo di alcolici al ristorante nell’ultimo anno, mentre meno del 2% lo ha aumentato. Le motivazioni principali riguardano salute e benessere (41%), gusto e curiosità (28%) e una scelta consapevole di astensione (18%). Le preferenze restano tuttavia tradizionali: il 70% sceglie soft drink classici, l’8% mocktail creativi e il 17,5% birre analcoliche.
Un’opportunità per la ristorazione
Il tema assume rilievo anche per i professionisti del settore, complice l’impatto del cosiddetto “decreto Salvini” sul Codice della Strada, che ha accentuato l’attenzione verso la moderazione. Per i ristoratori, l’alcol rappresenta una voce di margine importante, ma l’ascesa del “no e low alcohol” apre nuove prospettive.
Il mercato europeo cresce infatti a un ritmo medio del 4% annuo, con vendite di cocktail analcolici e soft drink in accelerazione, mentre vino e birra mostrano segni di rallentamento. Anche se oggi meno del 3% degli italiani partecipa a iniziative come il Sober October, quasi la metà (46%) si dichiara interessata a menù o serate tematiche con drink analcolici.
Il quadro europeo secondo Circana
Un’analisi presentata da Circana al Beverage Forum Europe 2025 conferma il trend su scala continentale: il 71% degli europei consuma meno alcol, e quasi un quarto dei giovani tra i 25 e i 35 anni ha smesso del tutto di acquistare bevande alcoliche.
Il valore complessivo del mercato delle bevande in Europa ha raggiunto i 166 miliardi di euro, con il segmento analcolico e funzionale in crescita del 5,1%, a fronte di un calo dell’1,8% per gli alcolici. Le ragioni del cambiamento sono chiare: le bevande senza alcol vengono percepite come più rinfrescanti (55%), salutari e in linea con stili di vita equilibrati.
Innovazione e sostenibilità come leve di crescita
“La crescita non verrà da rimedi a breve termine, ma da una reinvenzione strategica”, ha commentato Ananda Roy, SVP Thought Leadership di Circana. “Innovare con uno scopo e integrare la sostenibilità saranno i veri fattori di leadership nel beverage”.
Per la ristorazione, questo significa ripensare la propria offerta in chiave inclusiva e creativa. Alcuni locali, come Linfa – Visionnaire Bistrot, Armani/Bamboo Bar, Mosy Grill House & Cocktail Temple, Verso Sera e Clorofilla Cucina & Distillati, stanno già sperimentando menù “sobri” di cocktail analcolici, intercettando un pubblico curioso e consapevole.
Creatività dietro il bancone
Integrare una proposta non alcolica di qualità non significa rinunciare alla redditività, ma ampliare le occasioni di consumo e dialogare con una nuova generazione di clienti. In un mercato che cambia rapidamente, la creatività dietro al bancone può diventare una leva di valore per la crescita e per l’identità stessa del locale.