Dal 2026 invio unico di scontrini e pagamenti elettronici

Pos obbligatorio sanzioni
Foto di AhmadArdity da Pixabay
La Legge di Bilancio 2025 introduce l’obbligo di trasmissione congiunta dei dati dei corrispettivi e dei pagamenti via Pos. Obiettivo: controlli più rapidi e meno evasione. Sanzioni per chi non adegua i sistemi entro fine 2025.

A partire dal 2026, esercenti e commercianti — bar e ristoranti inclusi — dovranno trasmettere insieme il totale degli scontrini emessi e quello dei pagamenti elettronici incassati (Pos e simili). Lo prevede la Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024, art. 1, commi 74-76), con l’obiettivo di rafforzare i controlli sugli incassi e contrastare l’evasione.

Cosa cambia rispetto a oggi

Fino al 31 dicembre 2025 i due flussi di dati restano separati: gli esercenti comunicano le modalità di pagamento e gli importi ricevuti, mentre gli operatori finanziari inviano a parte i dati relativi alle transazioni elettroniche. L’Agenzia delle Entrate è poi chiamata a incrociare le informazioni.

Dal 2026 invece i due totali — corrispettivi e pagamenti — saranno trasmessi in un unico invio, rendendo immediatamente visibili eventuali discrepanze. È normale che gli incassi totali risultino superiori ai pagamenti elettronici (a causa dei contanti), ma non il contrario: se i pagamenti telematici superano i corrispettivi, potrebbe significare che alcuni scontrini non sono stati emessi, con conseguente evasione di IVA, imposte e contributi.

Invio telematico e integrazione dei sistemi

La nuova norma impone un’integrazione completa tra registratori di cassa e dispositivi per i pagamenti elettronici. Gli strumenti dovranno dialogare tra loro, in modo da registrare ogni operazione e inviare i dati in forma aggregata.
La trasmissione avverrà mensilmente, entro l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo, direttamente all’Agenzia delle Entrate, che ogni anno comunicherà un riepilogo dei dati ricevuti.

Sanzioni e adeguamenti

La sanzione per la mancata installazione del registratore di cassa sarà applicata anche a chi non collegherà i terminali Pos al sistema di registrazione e trasmissione dei corrispettivi.
Inoltre, le sanzioni per mancata o tardiva emissione dello scontrino si estenderanno anche a errori o omissioni nei dati sui pagamenti elettronici.

Entro la fine del 2025, gli esercenti dovranno quindi adeguare i propri sistemi hardware e software a proprie spese: non sono previsti contributi né crediti d’imposta.

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