Sostenere la rete vendita (e l’ambiente). Ecco come fa Val D’Oca

Un’investimento che coinvolgerà circa 100 persone, tra capiarea e agenti plurimandatari, il cui lavoro ha subito nelle settimane del lockdown un violento impatto. Il Consiglio di Amministrazione Val D’Oca, la società che commercializza le etichette della Cantina Produttori di Valdobbiadene, con l’omonimo brand destinato in esclusiva ai consumi fuori casa, ha deliberato uno stanziamento straordinario di 150.000 Euro per sostenere la rete vendita Ho.Re.Ca. Italia.

La ripartenza

L’Ho.Re.Ca. rappresenta oltre il 30% delle vendite della Cantina. «Il nostro vuole essere un segnale positivo di vicinanza e sostegno – ha commentato il Direttore Generale Alessandro Vella – e un ringraziamento per l’impegno e la professionalità spesi negli anni da ognuna di queste persone nei confronti dell’azienda e del brand Val D’Oca. Con il termine della quarantena e la graduale ripresa delle attività, riprenderemo la nostra collaborazione con l’entusiasmo di sempre. Siamo consapevoli che il nostro gesto non possa colmare completamente la flessione generata dalla chiusura per oltre due mesi di tutti gli esercizi, alcuni dei quali forse non riapriranno, ma crediamo che dalla serenità di queste persone e delle loro famiglie nasca lo spirito giusto per affrontare la ripresa. E insieme al nostro Presidente Franco Varaschin, all’intero CDA e all’agente Generale Italia Oscar Battilana rivogliamo il nostro grande in bocca al lupo a tutti i collaboratori».

Il lato green

Da segnalare anche che, sempre in casa Val D'Oca è entrato in funzione in queste settimane il secondo impianto fotovoltaico che fornisce energia pulita alla cantina: composto da 1.548 pannelli è installato sul tetto del nuovo polo logistico, inaugurato a maggio del 2018, nell’ambito del costante aggiornamento tecnologico sostenuto dalla Cantina che ha messo in campo negli anni investimenti volti a garantire la valorizzazione della qualità dell'intera produzione.

Con una potenza nominale di 495,36 KWp e una produzione stimata annua di circa 520.000 KW/h, l’impianto realizzato da Upsolar renderà autosufficiente il polo logistico, alimentando il lavoro del magazzino automatizzato, interrato fino a 14 metri di profondità per integrarsi nel territorio Patrimonio Unesco.

Oltre al risparmio energetico, il nuovo impianto comporta un’importantissima riduzione di emissioni di CO2. Un sistema di monitoraggio consente di quantificare in tempo reale l’energia autoprodotta, i consumi e i KG di CO2 risparmiata, convertita puntualmente nel numero equivalente di alberi che sarebbe stato necessario piantare per compensarne le emissioni in atmosfera. Dal 28 maggio: oltre 16 alberi ogni giorno.

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