
Quest’anno si celebrano i 160 anni dalla nascita delle prime bollicine d’Oltrepò, create a Rocca de’ Giorgi nel 1865. Fu il conte Augusto Giorgi di Vistarino, già nel 1860, a introdurre per primo il Pinot Nero nella sua Tenuta con barbatelle francesi. Pochi anni dopo, nel 1865, lo spumantizzò insieme all’amico Carlo Gancia, dando avvio alla grande tradizione spumantistica dell’Oltrepò Pavese.
Un’eredità che continua
Come attestano documenti e corrispondenze storiche, la famiglia Vistarino è sempre stata promotrice della vocazione enologica del territorio. Oggi l’azienda è guidata da Ottavia Giorgi di Vistarino, che prosegue con la stessa visione. L’ultima vendemmia, grazie a un’attenta selezione parcellare, ha consegnato basi di Pinot Nero e Chardonnay di grande qualità, promettendo una delle migliori annate del decennio.
“Un risultato ancor più significativo – spiega Ottavia – considerando che dal 2024 abbiamo avviato un progetto dedicato esclusivamente alle bollicine, nel solco della filosofia dei Cru che lanciai oltre vent’anni fa.”
Investimenti e nuovi traguardi
Dopo importanti interventi in vigneto e in cantina, l’obiettivo è valorizzare i vigneti più vocati e comporre Cuvée che esprimano identità e finezza. In occasione dell’evento Oltrepò Terra di Pinot Nero (21-22 settembre), l’azienda presenterà l’etichetta simbolo di questo anniversario: 1865, Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Docg Extra Brut Millesimato 2017.
Oltrepò sempre più meta enoturistica
Grazie al lavoro del Consorzio e dell’Associazione InOltre, il territorio si propone come destinazione enoturistica d’eccellenza, a pochi chilometri da Milano. La quinta edizione dell’evento porta due novità: la nuova sede nel borgo di Golferenzo e l’apertura al pubblico domenica 21 settembre (biglietti disponibili qui). Il lunedì sarà invece dedicato agli operatori, con protagonista lo Spumante Metodo Classico, prossimo a cambiare denominazione in Classese.






