Cantina di Venosa: sei vini per raccontare un territorio

La Cantina di Venosa, storica cooperativa lucana fondata nel 1957, interpreta con autenticità l’anima dell’Aglianico del Vulture e del territorio vulcanico che lo genera. In questo articolo presentiamo sei etichette rappresentative: dai rossi strutturati come il Gesualdo da Venosa ai più immediati della linea Sentinel

Nel cuore della Basilicata la Cantina di Venosa coltiva da decenni un legame profondo con la terra e la sua uva simbolo: l’Aglianico del Vulture. Fondata nel 1957, questa storica cooperativa lucana raccoglie oggi oltre 350 soci e rappresenta una delle realtà vitivinicole più importanti della regione. La sua forza sta nella capacità di coniugare fedeltà alla tradizione e apertura verso il futuro, dando vita a una gamma di vini che racconta il territorio con autenticità e precisione.

Tra le etichette più rappresentative troviamo il Gesualdo da Venosa, un Aglianico del Vulture DOC prodotto interamente da uve Aglianico e affinato per esprimere tutta la potenza e l’eleganza del vitigno. Il suo grado alcolico è del 14,5% vol. e il profilo è intenso e complesso: il colore è profondo, i profumi spaziano dalla prugna secca alle spezie dolci, dal tabacco a leggere note balsamiche. In bocca rivela struttura, tannini levigati e una lunga persistenza, rendendolo perfetto per piatti importanti come l’agnello al forno o un brasato di manzo.

Più agile ma non meno espressivo è il Terre di Orazio 2020, anch’esso Aglianico del Vulture in purezza, con un tenore alcolico del 13,5% vol.. Si presenta con un rubino brillante e profuma di ciliegia, violetta e sottobosco, con un tocco minerale che richiama la matrice vulcanica dei suoli. In bocca è elegante e ben bilanciato, con un finale sapido e persistente. È il vino ideale per accompagnare una pasta al ragù lucano o una cacciagione leggera.

Con la linea Verbo, la cantina propone una versione più immediata e moderna dell’Aglianico del Vulture. Anche in questo caso si tratta di un monovitigno da Aglianico, con 13,5% vol. di alcol. Il frutto è in primo piano, con sentori di mora e ribes, mentre il sorso è fresco, dinamico, supportato da una buona acidità. Piacevole da bere anche giovane, si abbina bene a piatti semplici ma gustosi come salumi locali, primi rustici o hamburger gourmet.

Accanto ai rossi di tradizione, la Cantina di Venosa propone la linea Sentinel, pensata per chi cerca vini quotidiani, freschi e versatili. Il Sentinel Rosato, ottenuto da sole uve Aglianico, ha un profilo più leggero (alcol 12% vol.) e colpisce per la sua tonalità cerasuola e i profumi di fragoline di bosco e melograno. Il gusto è fragrante, snello, con una vena sapida che invita al sorso. Perfetto in estate, si accompagna a insalate, antipasti leggeri o un cous cous alle verdure.

Della stessa linea fa parte il Sentinel Rosso, blend a base prevalentemente di Aglianico con possibile aggiunta di vitigni autoctoni minori, dal tenore alcolico di 12,5% vol.. È un vino giovane, dal profilo fruttato e armonico. I profumi ricordano la ciliegia e i piccoli frutti rossi, mentre il gusto è morbido e ben bilanciato. È un rosso da tutto pasto, perfetto con una pizza margherita, torte salate o formaggi freschi.

Chiude la rassegna il Sentinel Bianco, ottenuto da uve a bacca bianca locali, tra cui Malvasia e Moscato, con un grado alcolico di 12% vol.. È un vino secco dal colore paglierino e dai profumi agrumati, con cenni di mela verde e fiori bianchi. Al palato è leggero, rinfrescante, ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce e verdure semplici.

Attraverso questi sei vini, la Cantina di Venosa mostra le tante sfumature di un territorio ancora poco conosciuto, ma capace di offrire vini di carattere e grande personalità. Dai rossi longevi all’Aglianico, fino alle etichette più immediate, ogni bottiglia è un invito alla scoperta.

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