Il calendario dell’Avvento in versione enologica (ed ecologica)

Cantina Pizzolato reinterpreta il classico calendario dell’Avvento con Advent Bio, un progetto originale all’insegna dei prodotti della Cantina Veneta

Una grande scatola scandita da 24 caselle, da aprire giorno dopo giorno, che racchiudono piccole sorprese legate al mondo del bere biologico: mini bottiglie, lattine e bevande a bassa o nulla gradazione alcolica. È l’idea di Cantina Pizzolato che (dopo aver recentemente presentato il suo novello) ripensa il classico calendario dell’Avvento in Advent Bio.

Aprendo ogni scomparto, si scopre un prodotto diverso e un modo nuovo di avvicinarsi al vino, in un percorso che mescola assaggio e consapevolezza ambientale.

Dentro la scatola: vini, bevande e gesti green

La selezione di Advent Bio è pensata per offrire un piccolo viaggio sensoriale nel segno della sostenibilità.
Ogni proposta racconta un aspetto del progetto Pizzolato:

  • Mini M-Use da 200 ml – bottiglie biologiche pratiche e riutilizzabili.
  • Lattine – formati in alluminio per vini e ready-to-drink, leggeri e riciclabili.
  • No & Low Alcohol – alternative analcoliche o a bassa gradazione, per un brindisi più leggero.
  • Re-use & Re-cycle – suggerimenti per trasformare bottiglie e lattine in oggetti o decorazioni.
  • 24 Green Tips – un piccolo consiglio quotidiano per vivere in modo più sostenibile.

Un design che racconta la sostenibilità

Anche il packaging riflette la filosofia ambientale dell’azienda: il calendario è realizzato in carta certificata FSC e stampato con inchiostri a base d’acqua.
Le grafiche, essenziali e naturali, richiamano l’estetica del mondo bio, mentre la struttura plastic free incoraggia il riuso dei materiali.

Un’idea regalo che parla del territorio

Aprire ogni casella diventa un modo per conoscere il nostro mondo e il valore del bere consapevole,” spiega Sabrina Rodelli, responsabile commerciale e marketing e delegata alla sostenibilità di Cantina Pizzolato.

Con Advent Bio, l’azienda veneta conferma la propria vocazione pionieristica nel campo del biologico — un percorso iniziato nel 1991 — e propone un modo diverso di vivere l’attesa del Natale: più concreto, più attento, più vicino ai valori della sostenibilità quotidiana.

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