Produzione, bollicine, Dop e Igp: nuove disposizioni per i vini dealcolati

Le nuove norme e i chiarimenti contenuti nel decreto del Ministero dell'Agricoltura emesso lo scorso maggio

il 14 maggio 2025 è stato pubblicato un nuovo decreto ministeriale che aggiorna le disposizioni sulla produzione dei vini dealcolati in Italia. Questo decreto introduce importanti novità rispetto al precedente del 20 dicembre 2024, ampliando le possibilità per i produttori italiani di operare in questo segmento in crescita.

Principali novità del decreto del 14 maggio 2025

Estensione della dealcolazione ai vini DOP e IGP

A differenza del decreto precedente, che vietava la dealcolazione per i vini a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP), il nuovo decreto consente la dealcolazione parziale anche per questi vini. Tuttavia, la dealcolazione totale rimane vietata per le denominazioni protette, al fine di preservarne l'autenticità e la qualità.

Bollicine e dintorni

Il decreto del 14 maggio 2025 autorizza la gassificazione con anidride carbonica dei vini dealcolati o parzialmente dealcolati, anche se questi non erano originariamente spumanti. Questo significa che è ora possibile produrre vini frizzanti da vini dealcolati, ampliando le possibilità produttive.

Requisiti per gli stabilimenti di produzione

Il decreto di dicembre stabiliva che la produzione di vini dealcolati dovesse avvenire in strutture dedicate, fisicamente separate da quelle utilizzate per la produzione vitivinicola tradizionale. Ora la produzione può avvenire anche negli stabilimenti "classici", previa comunicazione all’Icqrf, Ispettorato centrale per la repressione frodi. A patto che il processo di dealcolazione avvenga “in stabilimenti o in locali dotati di registro dematerializzato”, e di “licenza di deposito fiscale nel settore dell’alcool etilico e/o dei prodotti alcolici intermedi e/o nel settore del vino”,

Implicazioni

L'introduzione di questo decreto rappresenta un passo significativo per il settore vitivinicolo italiano, consentendo ai produttori di competere con altri paesi europei già attivi nel mercato dei vini dealcolati. Allo stesso tempo, il decreto cerca di bilanciare l'innovazione con la tutela della tradizione e della qualità del vino italiano, rispondendo alle nuove esigenze dei consumatori senza compromettere l'eccellenza del Made in Italy.

Il commento Federvini

"Accogliamo con favore l’azione del Ministero che giunge dopo un costruttivo e proficuo dialogo con gli operatori - ha commentato la Presidente di Federvini Micaela Pallini, nella foto qui a fianco -. “E’ un segnale di ascolto importante da parte delle istituzioni e un passo concreto per dotare il comparto di un quadro normativo moderno e aderente alle esigenze delle imprese per rispondere a nuove tipologie di domanda”.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il testo completo del decreto nella Gazzetta Ufficiale del 14 maggio 2025. 

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