
Il 12 agosto 2025 è iniziata la nuova vendemmia di Conte Vistarino a Rocca de’ Giorgi, con un anticipo di oltre una settimana rispetto all’anno precedente.
Come in tutto l’Oltrepò Pavese, le rese hanno registrato un incremento (tra gli 80 e i 90 quintali per ettaro), con grappoli grandi e acini pesanti. Nonostante un’annata agronomicamente complessa, la qualità delle uve si è rivelata tra le migliori degli ultimi anni: un dato particolarmente positivo dopo la vendemmia 2024, segnata da peronospora e piogge persistenti.
Un meteo benevolo
Le abbondanti precipitazioni primaverili e il caldo prolungato hanno messo alla prova i vigneti, insieme alla pressione di malattie fungine e tignole. Grazie a una gestione agronomica attenta, con interventi mirati sulla chioma e sui suoli, il team ha mantenuto le viti in equilibrio vegeto-produttivo. I campioni pre-vendemmiali hanno evidenziato un rapporto zuccheri/acidità/pH ottimale, confermando le ottime prospettive di raccolta.
Il 2025 è stato anche l’anno degli investimenti in viticoltura di precisione: 500 mila euro destinati al rinnovo dei mezzi agricoli e un incremento delle lavorazioni manuali in vigna. Una scelta che ha garantito uve sane, aromatiche e pronte a trasformarsi in vini ed etichette di grande eleganza.
La vendemmia
La vendemmia è partita dai vigneti di Pinot Nero e Chardonnay destinati al Metodo Classico, per poi proseguire fino a settembre con i Cru di Pinot Nero in rosso e il Riesling, raccolti a mano in cassette.
“Quest’anno la competenza degli agronomi e dei tecnici si è rivelata decisiva. Le scelte di investimento e gestione stanno già mostrando risultati significativi, dimostrando quanto sia essenziale affrontare i cambiamenti climatici con prontezza e versatilità”, ha commentato Ottavia Vistarino.
Con questa vendemmia, Conte Vistarino conferma il suo ruolo di casa del Pinot Nero in Oltrepò Pavese, capace di unire tradizione, rigore ed eleganza a una visione innovativa.
Wine Facts – Conte Vistarino
- Proprietà: Ottavia Giorgi di Vistarino
- Ettari totali: 826 (144 vitati, di cui 65 a Pinot Nero)
- Produzione 2024: 220.000 bottiglie
- Fatturato 2024: €2.500.000 (+8% sul 2023)
- Mercati principali: Italia, USA, Germania, Svizzera, UK
- Distribuzione: 80% Italia – 20% export
- 1850: primi cloni borgognoni di Pinot Nero piantati a Rocca de’ Giorgi
- 1865: nascita del primo Metodo Classico italiano firmato Conte Vistarino