
Con quasi cento anni di attività, Primiziexpress di Firenze rappresenta una delle realtà più solide e riconosciute del panorama ortofrutticolo toscano. Fondata da Alfredo Baccini, l’azienda ha visto passare il testimone prima al figlio Mario e, successivamente, ai nipoti Andrea e Aurelio, che ancora oggi guidano l’impresa mantenendo viva la tradizione di famiglia.
«Nel 2028 festeggeremo i nostri cent’anni di attività – racconta Aurelio Baccini. Abbiamo attraversato molte trasformazioni, ma la nostra vocazione è rimasta immutata: lavorare con il fresco e garantire forniture affidabili ai professionisti del settore».
Dalle origini a Sant’Ambrogio alla sede di Novoli

Le prime attività della famiglia Baccini risalgono al vecchio Ortomercato di Sant’Ambrogio, nel cuore di Firenze. Con il trasferimento del mercato, nel 1962, l’azienda si è spostata a Novoli, vicino all’uscita autostradale di Firenze Nord, dove ancora oggi ha la sua sede operativa. Da qui, Primiziexpress ha consolidato la propria presenza nell’ingrosso ortofrutticolo e si è affermata come partner di fiducia per ristoranti, alberghi e operatori dell’horeca.
«Abbiamo sviluppato negli anni un ampio assortimento di prodotto fresco che comprende frutta, verdura, agrumi, esotico, frutti di bosco, spezie ed erbe aromatiche, arricchito anche dalla quarta e quinta gamma», sottolinea Baccini.
Dimensioni e mercati di riferimento
Oggi Primiziexpress lavora principalmente a livello regionale. «Operiamo a Firenze, in provincia e progressivamente in altre aree della Toscana», spiega Baccini. L’azienda registra un fatturato annuo di circa 18 milioni di euro, di cui 4 milioni derivanti dal canale horeca. La ristorazione rappresenta quindi una componente importante, ma non esclusiva: l’impresa collabora anche con la grande distribuzione.
Stagionalità e approvvigionamenti
Un punto cardine dell’attività è la gestione della stagionalità. «La nostra offerta segue i ritmi delle produzioni italiane – racconta Baccini – ma integriamo con forniture dall’emisfero sud o da altri paesi quando necessario».
Così, in estate gli agrumi arrivano dal Sudafrica o dall’Argentina, l’uva da Cile ed i kiwi dalla Nuova Zelanda.
«Sono dinamiche normali, che ci permettono di garantire la continuità dell’offerta», precisa Baccini.
Qualità e logistica: la strategia vincente
Negli ultimi anni l’azienda ha scelto di rafforzare la propria attenzione verso il mondo della ristorazione. «Preferiamo dedicarci a chi cerca qualità e servizio puntuale – afferma Baccini –. Per un ristoratore, la freschezza della materia prima deve essere una certezza quotidiana».
La logistica è uno dei punti di forza: Primiziexpress utilizza mezzi sia termici che elettrici e ha sviluppato un’organizzazione che consente di ricevere ordini fino a mezzanotte e iniziare le consegne dalle 6 del mattino, garantendo tempestività e continuità del servizio.
Biologico: un mercato in calo
Sul fronte del biologico, l’analisi di Baccini è chiara: «Nella ristorazione non ha mai superato il 5% del mercato e oggi è addirittura in regressione. La ragione è soprattutto economica: il prodotto convenzionale è già molto più controllato di quanto non fosse in passato e, poiché i fitofarmaci hanno un costo elevato, i produttori stessi tendono a ridurne l’uso al minimo necessario».
Tradizione, qualità e innovazione
Con quasi un secolo di storia, Primiziexpress si conferma una realtà capace di coniugare radici familiari, attenzione alla qualità e innovazione logistica. Un equilibrio che ha reso l’azienda un interlocutore affidabile per la ristorazione toscana, dove puntualità e coerenza del servizio valgono quanto la freschezza del prodotto.