Pagamenti: il balzo delle carte di credito

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Courtesy Jarmoluk/Pixabay
Un'indagine Cint per Qonto, in esclusiva per Ristoranti, certifica il boom dei pagamenti digitali: per oltre la metà delle aziende il contante "vale" meno del 40% del fatturato. L'80% dei ristoranti intervistati investirà in digitalizzazione nel 2022

I pagamenti digitali? Sono ormai più la regola che l'eccezione, anche nel fuori casa. «La pandemia - afferma Mariano Spalletti, country manager di Qonto Italia, istituto di pagamento specializzato in servizi finanziari per piccole e medie imprese - ha accelerato la digitalizzazione in tutti i settori. Pasti pensare che, secondo Netcomm, il 70% delle persone che ha effettuato acquisti on line l'ha fatto per la prima volta».

Pagamenti: il digitale supera il contante

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Mariano Spalletti, Country manager di Qonto Italia

Inevitabile, quindi, che questo avesse dei riflessi anche sulle modalità di pagamento al ristorante: «Nel 2021 - afferma un ricerca realizzata da Cint per Qonto in esclusiva per Ristoranti - il numero di transazioni pro-capite verso imprese food effettuate dai clienti Qonto italiani è cresciuto del 45% rispetto all'anno precedente. Tanto che, per oltre la metà delle aziende di ristorazione, almeno il 60% del fatturato proviene da metodi di pagamento alternativi al contante».
Il pagamento digitale sta diventando sempre più un'abitudine: «Lo scontrino medio - continua Spalletti - è diminuito di circa il 60% rispetto al 2020, a testimonianza di un crescente utilizzo dei sistemi cashless anche per transazioni più piccole. Le transazioni con carta sono passate dal 92% del 2020 al 99% del 2021».

Una conseguenza non di poco conto per le imprese che hanno avuto, finora, una gestione poco rigorosa degli incassi: i margini di manovra, infatti, si riducono di molto. «Solo il 20% delle aziende di ristorazione intervistate - afferma Spalletti - ritiene che il contante sia ancora molto importante, mentre il 38% ne ritiene l'uso già oggi poco o per niente importante».

Digitalizzazione: il gap da colmare

I ristoranti, secondo Qonto, sul fronte digitale sono chiamate a recuperare il tempo perduto: «Utilizzano strumenti digitali solo il 65% delle imprese - afferma Spalletti - contro una media nazionale dell'80%». Fortunatamente, la consapevolezza della necessità di investire si sta facendo prepotentemente strada: «Nel 2021 la mancanza di risorse ha frenato il desiderio di investire - spiega Spalletti -, insieme a una scarsa comprensione dei possibili vantaggi ottenibili (leggi a questo proposito l'e-book Restaurant Tech). Ma la situazione sta cambiando velocemente: l'80% delle imprese di ristorazione ha dichiarato che investirà in digitalizzazione nel 2022, utilizzando le risorse messe a disposizione dal Pnrr».

I motivi? «Oltre il 70% delle aziende vuole ottimizzare i processi e accrescere la propria efficienza, oltre che mantenere la propria competitività».

Tre gli ambiti verso cui si concentreranno prioritariamente gli investimenti: «Il 53% punta a implementare nuove attività di marketing e advertising digitale, il 45% vuole sviluppare o potenziare un proprio canale di e-commerce, mentre il 28% mira ad adottare o aggiornare il proprio software gestionale».

 

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