A New York i ristoranti devono avere un qualcosa (di straordinario) in più

New York

Altro che decor curato dal solito bravo architetto d'interni. Ora a New York i ristoranti devono stupire per l'atmosfera unica e irripetibile. Insomma, il newyorkese che va a cena non si accontenta più di scegliere tra cucine provenienti di tutto il mondo, ora vuole essere stupito dalla bellezza del locale. E per accontentare il cliente, di volta in volta, il ristorante diventa una galleria d'arte, un set hollywoodiano, un giardino tropicale, il paesaggio di un paese lontano.
(Leggi qui i nostri articoli sui ristoranti di New York).

Italiani in prima fila

Gli  italiani sono in prima fila nell'offerta di locali capaci di offrire, oltre impeccabili menu, atmosfere uniche e irripetibili.
A Manhattan, per esempio c'è il "Serra by Birreria" situato sul rooftop di Eataly Flatiron dove si pranza tra fiori e piante come in un giardino botanico.
Altro ristorante italiano, malgrado il nome francese, è "The Leopard at des Artistes", decorato con opere del famoso illustratore americano Howard Chandler Christy risalenti agli anni '20 del secolo scorso, quando l'artista viveva nella città di New York e aveva lo studio all'Hotel des Artistes.

A 340 metri d'altezza o negli abissi

Passando alla Francia, "Le Coucou" è un vero e proprio angolo di Parigi trasferito a Soho dove si respira l'aria della Ville Lumière fin dalla porta d'ingresso che sembra lo sfondo di una foto ricordo a Montmartre. Dentro, naturalmente l'illusione prosegue con legni, cristalli e ottoni tipici dell'arredo parigino. Newyorkese, invece, è il Peak, a Hudson Yards, piazzato a un'altezza di oltre 340 metri, sulla cima dell'osservatorio Edge. Ovviamente, la vista sull'intera Grande Mela è spettacolare.
Cucina americana anche al "Lamia's Fish Market" nell'East Village. Come si evince dal nome, ha un menu di pesce ed è decorato con diverse tonalità di blu e con motivi da ambiente marini. Risultato: sembra di cenare immersi in un acquario.

Il bel tempo che fu

Per i nostalgici dei tempi andati, infine, c'è il suggestivo "Grand Central Oyster Bar", dove si possono gustare ostriche e aragoste sotto le altissime volte della stazione Grand Central. Ma non è una novità: il locale è aperto fin dal 1913 e non ha avuto bisogno di ricostruire alcuna particolare atmosfera retrò.

 

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