30 anni, lombardo di Mariano Comense, classe 1989 e sous chef del ristorante Cracco a Milano. A grandi linee è questo l’identikit di Alessandro Bergamo, vincitore della finale regionale "Italy and South Eastern Europe” del concorso S.Pellegrino Young Chef , il progetto di scouting internazionale che promuove l’ingresso dei giovani talenti nella comunità gastronomica globale
La competizione si è svolta nella sede della Scuola della Cucina Italiana di via San Nicolao a Milano. La proclamazione è avvenuta al termine della cena di gala nello spazio "Le Cavallerizze" del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. La giuria era composta da Pino Cuttaia (2 Stelle Michelin), Matias Perdomo (1 Stella Michelin), Marianna Vitale (1 Stella Michelin), Antonia Klugmann (1 Stella Michelin), Ana Grgic, Oana Coanta e Janez Bratovz.
Bergamo, che sfiderà gli altri 11 vincitori delle finali regionali nella finalissima mondiale che avrà luogo nel maggio 2020, ha vinto con il piatto “Meglio un uovo oggi o una gallina domani?”
Ecco come lo stesso Alessandro lo descrive: “Una creazione che cerca di valorizzare con la tecnica – dall’affumicatura al sottovuoto – alimenti popolari talvolta trascurati nelle grandi cucine come il pollo di cui è stata utilizzata anche la pelle, resa croccante e utilizzata come guarnitura finale. Un piatto che valorizza materie prime semplici, di grande qualità, che ho scelto di presentare dedicando particolare attenzione al risultato estetico finale.”
Gli altri premiati
Il nuovo S.Pellegrino Award for Social Responsibility ha incoronato Davide Marzullo, sous chef di The Market Place a Como, che ha presentato il piatto Aubergine In Black Tie. Votato da Food Made Good, una voce riconosciuta a livello internazionale nell’ambito della food sustainability, il riconoscimento premia il piatto che più di ogni altro ha fatto proprio il principio secondo cui il cibo è migliore quando è il risultato di pratiche socialmente responsabili.
L’Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy è stato assegnato a Tommaso Tonioni, ex sous chef del ristorante Il Pagliaccio di Roma, che ha partecipato con Lol “Eel” Pop – Honey From The Beach & Potatoes From The Lake. Il premio, votato dai dieci mentori che hanno supportato i giovani chef, è andato al piatto che meglio riflette il perfetto connubio tra culture diverse, esempio del crescente trend gastronomico mondiale degli chef senza frontiere.
Il Fine Dining Lovers Food for Thought Award, votato dalla community online di Fine Dining Lovers, è stato vinto da Antonio Romano, sous chef di Attimi by Heinz Beck CityLife, Milano, che ha partecipato con il piatto Roma Locuta. Il riconoscimento è andato al giovane young chef che per la community ha rappresentato meglio la propria visione e filosofia gastronomica attraverso un piatto coerente con i principi cui si ispira.