Apci e le associazioni Horeca lanciano una petizione per la ripartenza. Puoi firmare qui

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Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay

Ristoratori, pasticceri, cuochi e tutti gli operatori nel settore dell’enogastronomia e dell’hotellerie rischiano il collasso non solo ora ma anche alla ripartenza, quando dovranno sostenere imponenti spese per garantire un servizio di qualità. Il comparto, che negli ultimi anni ha fatto da traino all’economia del nostro Paese, chiede quindi l’intervento delle istituzioni per la ripartenza. A tal fine è stata lanciata sulla piattaforma Change.org una petizione che tutti gli interessati possono firmare qui:

http://chng.it/Fkx5J2HmGx

La proposta è partita da Apci (Associazione Professionale Cuochi Italiani), Cibo di Mezzo (associazione di ristoratori e produttori della zona di Brescia e del Lago di Garda) e Ri.Un (Ristoratori Uniti, associazione di ristoratori di recente nascita). Hanno dato il loro supporto Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), Associazione Le Soste, Club Richemont, Jre Italia (Jeunes Restaurateurs d’Italia), Associazione Pizzaiuoli Napoletani.

I punti chiave della petizione, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono elencati sempre nella pagina di Change.org dove vengono raccolte le firme. Riguardano interventi immediati e al momento della riapertura, come la richiesta di esonero del pagamento di tasse e contributi fino al 30 dicembre, il congelamento delle obbligazioni, la riduzione del 35% della contribuzione previdenziale sul lavoro subordinato,  crediti di imposta da utilizzare per nuove assunzioni e/o per l’impiego di lavoratori svantaggiati, la valorizzazione del Made in Italy, la creazione di tavoli di lavoro con distributori e fornitori, la detassazione di straordinari e benefits e altro ancora.

 

 

 

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