Arcucci: il bello e ben fatto che impreziosisce la tavola

Distributore per l’Italia di articoli per la tavola e la cucina di prestigiosi brand internazionali, Arcucci Trade dal 2010 ha arricchito l’offerta con collezioni di piatti e accessori in ceramica di propria produzione

Un ricco catalogo di articoli di rinomati brand internazionali e una produzione propria di ceramiche realizzate secondo la migliore tradizione artigianale italiana. Su questi due pilastri Arcucci Trade ha costruito e consolidato il suo ruolo di realtà di riferimento per la fornitura di articoli per la tavola e attrezzature per la cucina per il fuoricasa. 

Gli inizi

Tutto comincia nel 1981, quando Giuseppe Arcucci, dopo oltre un decennio a capo di un primario gruppo industriale della porcellana, fonda la sua azienda commerciale, che da allora distribuisce in Italia le soluzioni per la tavola e la cucina di alcuni dei più prestigiosi brand mondiali del settore.

L’azienda si propone così al mondo dei ristoranti con un’offerta vasta e di livello, che annovera le attrezzature per la cucina e la pasticceria di De Buyer Industries, le porcellane per la tavola di Porland, la coltelleria Tramontina e di Jean Dubost, le linee di bicchieri La Rochere. 

09L'Offerta

Offerta ulteriormente ampliata e impreziosita dal 2010, quando il fondatore decide di mettere a frutto le sue competenze nella campo della ceramica per affiancare alla divisione commerciale una realtà produttiva dedicata alla realizzazione di piatti e accessori per la tavola. Nascono così le collezioni a marchio Arcucci concepite all’insegna del bello e del ben fatto per offrire elementi per il servizio e la degustazione che esaltino le creazioni degli chef, in un perfetto connubio tra estetica e funzionalità.

Ciò grazie al profondo know how Arcucci e a sofisticati forni che consentono di cuocere la ceramica alle più alte temperature possibili per tale materiale (1.050 °C), conferendo al prodotto finale varietà di colori e brillantezza, bassa porosità, alta resistenza allo shock termico, agli urti e ai lavaggi in lavastoviglie. 

Altro must è la manifattura artigianale, che permette il massimo livello di personalizzazione: le ceramiche sono decorate a mano dai maestri ceramisti dell’azienda, con le più diverse tecniche e colori da ossidi naturali, rendendo unico ogni singolo pezzo. Tra i best seller dell’azienda le collezioni Preta e Materia. La prima (composta da piatto fondo, piano, piatto sushi, vassoio tondo e rettangolare, coppa macedonia, mug e pretino caffè), dalla superficie e forma irregolare, si caratterizza per la matericità ispirata alla pietra, esaltata dagli smalti brillanti applicati a spruzzo (11 diverse colorazioni) e dal bordo marrone. È realizzata anche nelle versioni Oro, bordata con oro vero, dal tocco di sofisticata praticità, Anticata, dalla connotazione shabby, e Jeans, per una tavola in stile più giovane e informale.  

Forma irregolare, ma molto elegante, e dimensioni generose caratterizzano la collezione Materia (piatto piano, fondo, da frutta, vassoio tondo e ovale, tazzina caffè e altri accessori), disponibile in versione unicolore (12 colorazioni), smaltata e bordata a mano, o con diversi decori mediterranei, dipinti sempre rigorosamente a mano. 

 

Giuseppe Arcucci (a destra nella foto) con Antonio e Piera Pirozzi titolari del Ristorante Forassiepi di Montecarlo (Lu) in occasione del lancio delle collezioni Materia e Impulso. Lo chef del ristorante ha anche realizzato delle portate ad hoc che si sposassero coi colori delle ceramiche

Ai nostri microfoni risponde Giuseppe Arcucci

Quali le nuove tendenze nel servizio delle pietanze?

I ristoranti oggi amano distinguersi sia con il menu sia con l’apparecchiatura, che prevede l’utilizzo di un piatto appropriato per ogni singola creazione dello chef. Di conseguenza hanno necessità di disporre di una più ampia varietà di decori con minime quantità di prodotti. Esigenza alla quale rispondiamo con la flessibilità che ci caratterizza, che ci consente di fornire il massimo livello di personalizzazione anche a fronte di richieste limitate. 

Il mercato è invaso da prodotti low cost: su quali criteri invece il ristoratore deve basare la scelta? 

Il criterio deve sempre essere la qualità, la sola che può garantire un migliore servizio al cliente, un reale risparmio per il ristoratore e anche un minor impatto ambientale. Un piatto pesa in media circa 450-500 g e se è un ottimo made in Italy, come quelli di nostra produzione, ha una durata cinque volte superiore a un prodotto low cost. 

Collaborate con designer o chef per lo sviluppo dei prodotti?

Abbiamo un ufficio interno che progetta tutte le novità e ci avvaliamo della collaborazione dello chef Antonio Pirozzi del Ristorante Forassiepi di Montecarlo di Lucca per testarli prima del lancio.

Quali servizi offrite al mondo della ristorazione?

La vastità dell’assortimento, che comprende anche gli articoli dei grandi brand che abbiamo in distribuzione, la massima possibilità di personalizzazione delle nostre collezioni, la rapidità nell’esecuzione degli ordini. Infine, con De Buyer siamo sponsor tecnici di Alma, la scuola di Alta Cucina, per cui contribuiamo anche alla formazione delle nuove leve. 

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