Si chiama “Setàge” il nuovo spumante Canevel di Masi Agricola presentato in anteprima a Prowein, la fiera internazionale di Düsseldorf.
La parola “Setàge” nasce dalla fusione di “seta” e “perlage” e indica un metodo perfezionato dalla cantina di Valdobbiadene che consente di ottenere bollicine sottili ed eleganti come la seta. Questo, grazie a un processo lento di spumantizzazione a bassa temperatura controllata (tra il 12 i 14°c), con l’uso di lieviti selezionati.
L’expertise spumantistica di Canevel, già attestata a livello internazionale come hanno dimostrato i recenti riconoscimenti che l’azienda ha ricevuto da James Suckling e con i 3 bicchieri del Gambero Rosso, ora è perciò riconoscibile attraverso il logo “Setàge” apposto in etichetta.
Federico Girotto, amministratore delegato di Masi e Canevel, ha commentato: «Siamo orgogliosi di avere creato “Setàge”, frutto delle consolidate competenze spumantistiche aziendali di Canevel, che si estrinsecano in un vero e proprio metodo, in una pluralità di fattori e a più livelli della catena del valore. Il processo di presa di spuma svolto con particolari accorgimenti, tra cui la lentezza e l’utilizzo di lieviti selezionati, genera un risultato organolettico distintamente percettibile in termini di cremosità, sofficità e gradevolezza del perlage. Il metodo è validato dal Gruppo Tecnico Masi, che attraverso analisi scientifiche e l’utilizzo di nuove tecnologie da anni si prodiga per offrire al mercato vini identitari e di riconosciuta qualità».
Proprio al tema della spumantizzazione sarà dedicato il XXXI Seminario Tecnico Masi al prossimo Vinitaly: l’annuale appuntamento tecnico-scientifico del Gruppo Tecnico Masi svilupperà l’argomento “Vini spumanti: semplici bollicine o biotecnologia?” (lunedì 8 aprile ore 15.00 – Palaexpo Sala Argento – Piano Sotterraneo Ingresso A2).