Chef table e musica live: lo spettacolo oltre il piatto per Roberto Okabe

Aperto nell’aprile del 2024, View Live Restaurant ha segnato il ritorno dello chef nippo-brasiliano Roberto Okabe sulla scena gastronomica milanese.

Forte di un glorioso passato al timone della cucina del celebre Finger’s, proprio lì - all’interno dello stesso palazzo signorile di via San Gerolamo Emiliani dove nei primi anni Duemila aveva lanciato il suo stile fusion allora inedito e disruptive - oggi ha avviato la sua nuova avventura che celebra la cucina creativa.

«Se sono qui oggi, dopo tanti anni di carriera, è sicuramente grazie al mio mind set “volere è potere”, ma anche a un insieme di circostanze e tempistiche fortunate. Credo che ciò che ci accade nella vita non sia mai per caso. È come se si fosse chiuso un cerchio se dopo 20 anni sono tornato nello stesso luogo dove ho aperto il mio primo ristorante».

L’obiettivo del nuovo progetto è mettere in campo il suo know-how coniugando fine dining con sapori di oriente e occidente, oltre a una giusta dose di intrattenimento in un ambiente elegante e sofisticato.

Studio gastronomico

«Dietro a ogni piatto c’è un grande studio da parte mia e tanto lavoro - racconta Okabe -. La ricetta viene provata più e più volte fino a quando riesco a raggiungere l’obiettivo, ovvero una creazione che stupisca i clienti attraverso i diversi sapori e le combinazioni degli ingredienti, ma anche grazie alla spiegazione di chi lo presenta a tavola».

E ne è completamente d’accordo Simone Conca, a cui è affidata la direzione del locale e che si presenta affermando: «Il mio lavoro è stato spesso quello di trasformare idee e concetti in realtà. E al View Live Restaurant concretizziamo in un ambiente esclusivo e ricercato un melting pot culinario capace di stupire e far innamorare».

Intrattenimento

Parte dell’esperienza è però, è giocata anche sull’intrattenimento grazie al sottofondo dei dj set e alle esibizioni musicali dal vivo che vanno in scena durante serate di venerdì e sabato. C’è però anche spazio per una cena intima: nella parte rialzata del locale si trova, infatti, un elegante privé con accesso indipendente che garantisce estrema privacy.

Si potrebbe spiegare e riassumere la carta come un mix di suggestioni e culture diverse, che si esprime, per esempio, nell’incontro tra elementi come Patanegra e wasabi, yuzu e besciamella, ma anche con riletture innovative di alcuni must della cucina orientale come sashimi e gyoza, rolls, uramaki e gunkan.

Percorso di scoperta

Okabe propone anche un percorso alla scoperta dei piatti che meglio esprimono lo stile del View Live Restaurant. L’apertura è affidata all’antipasto C’era una volta il Finger Food, composto da quattro assaggi al cucchiaio attraverso i quali lo chef introduce a sapori e consistenze che si articoleranno poi nei piatti in carta. Lo step successivo è Magnolia, un carpaccio di salmone alla fiamma con salsa mojito di ananas, menta e shiso, daikon grattugiato, salsa ponzu e sesamo, e Leo, Gratin & Vinci, uramaki composto da una tartare di salmone, tempura di asparagi e gratiné di granchio con uova di pesce volante. Infine, il Black Cod mantecato con patate, erba cipollina e prezzemolo, servito su terra di olive taggiasche e cipolle caramellate.

Passando ai dolci, il percorso prosegue con il profumo del tè verde e del macha, la nota speziata dello zenzero e il pistacchio che sono protagonisti in cheesecake, mochi e gelato, o con una speciale versione di tiramisù in bilico perfetto tra Oriente e Occidente.

Chef’s Table

Come spiega il nome stesso del ristorante, uno degli elementi che contraddistinguono l’esperienza al View Live Restaurant è l’importante Chef’s Table affacciato sulla cucina a vista, dove i cuochi interagiscono con i commensali nella preparazione live dei piatti e delle pietanze. «Cenare al bancone per vivere un coinvolgente dinner show dove poter interagire con gli chef, ma anche con gli altri ospiti del locale poiché lo Chef’s Table può accogliere fino a dodici ospiti».

Tutto, lighting design compreso, è stato progettato per creare un ambiente esclusivo nella zona del bancone. Restando in tema di interior design della location, l’illuminazione di tutti gli ambienti è stata studiata per creare un piacevole gioco di luci e ombre e gli arredi sono in ottone e in legno di noce canaletto. Altri elementi caratterizzanti sono i mattoni a vista tinteggiati antracite, alberi di banano e sterlizie e vasi ricavati dalle radici di albero esotici o da elementi industriali come crogioli da fonderia.

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