Davide Scabin è il nuovo chef del Carignano di Torino

carignano
Dirigerà anche il bistrot Carignano Pop, il Royal Palace Suites e il Carignano Banqueting

Davide Scabin approda al ristorante stellato Il Carignano, dove sarà  executive chef e verrà coadiuvato dai giovani Francesco Polimeni, classe 1997, da anni chef de cuisine e da Kevin Gardini. Ma, in realtà, Davide Scabin si occuperà della ristorazione nella totalità del Grand Hotel Sitea, ovvero il ristorante stellato Il Carignano, il bistrot Carignano Pop, del Royal Palace Suites e del Carignano Banqueting.

«Consci dell'immenso capitale umano presente in azienda, cercheremo insieme al nuovo direttore d'orchestra di raggiungere nuovi e più ambiziosi traguardi aziendali facendo della nostra “Torinesità un tratto distintivo» racconta la proprietà, quarta generazione alla guida dell'hotel, fin dal 1925, la famiglia Buratti Lera.

Aggiunge Scabin:

«Entrare in una realtà così strutturata come quella della squadra di Grand Hotel Sitea, è per me sia una sfida a livello organizzativo, sia un'opportunità per poter nuovamente esplodere tutta mia creatività. Prevedo di essere pienamente operativo con il mio menù già dai primi di novembre».

Il Carignano e il Grand Hotel Sitea

Il Ristorante Carignano si trova all'interno dello storico Grand Hotel Sitea di via Carlo Alberto, con i suoi oltre 90 anni di storia e quarta generazione di imprenditori che rappresenta il meglio dell'hotellerie subalpina, la famiglia Buratti. In queste sale sono passati grandi artisti, premi Nobel e tante celebrità nei più diversi ambiti, da Uto Ughi a Rita Levi Montalcini, da Marcello Mastroianni a Platini, passando per Banana Yoshimoto, Lou Reed, Louis Armstrong e Ray Charles.

Il Grand Hotel Sitea rappresenta dal 1925 una pietra miliare dell’ hôtellerie subalpina e un simbolo della tradizione torinese, avendo ottenuto anche il riconoscimento di “Locale storico d’Italia” nel 2001. Si tratta di un albergo che riesce a conciliare il gusto moderno e il legame con il passato, esercitando un certo impatto sulla cultura della città.

È in questo luogo che è avvenuto, nel 1935, il debutto a Torino dello straordinario jazzista Louis Armstrong, con il suo ultimo concerto in Italia.

 

 

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