Gli chef si preparino ad affrontare una clientela di panificatori con un “signature bread”

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Non si sono mai visti tanti panificatori domestici come in questo periodo. Tutti in casa a sfornare pane per averlo fresco senza uscire, ma anche per il piacere di farlo, trasformando, come spesso succede, una necessità in virtù. E giù a studiare, a informarsi, a scambiarsi ricette, a provarle.

Molto presto, si auspica, tutti questi panificatori domestici torneranno a visitare i loro ristoranti preferiti ed è molto probabile che guarderanno con altri occhi, di certo più critici, il cestino del pane che diventerà un vero e prorpio biglietto da visita del locale, il primo cibo che i commensali assaggerano una volta seduti al tavolo.

panificatoriLa panetteria sarà più che mai parte della ristorazione e gli chef saranno chiamati, più di prima, a offrire il loro "signature bread". Ma non si devono preoccupare: con le nuove tecnologie già presenti sul mercato e che molti panettieri già utilizzano, è possibile ottenere lievitati di altissima qualità senza doversi svegliare di notte per rinfrescare il lievito o per seguire la lievitazione. Esmach, per esempio, ha sviluppato un sistema che permette a tutti di avvicinarsi a questa professione in modo più facile e gestibile. Il tutto senza dover inserire nella propria cucina ingombranti macchinari, ma solo le attrezzature necessarie, pensate appositamente per spazi ridotti e per una produzione in linea con le esigenze di un ristorante.Per esempio, i generatori di lievito madre liquido mini emaxi, per piccoli e grandi quantitativi, e ancora impastatrici di vario tipo, mescolatori planetari, refrigeratori, dosatori, miscelatori d'acqua e, naturalmente, forni.

 

 

 

 

 

 

 

 

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