In Europa è Londra la meta top per la cucina vegana

cucina vegana
Con Milano al 21° posto, l'Italia compare in fondo alla prima metà della classifica stilata da Loveholidays

Sempre più trendy e diffusa ad ogni livello sociale, la cucina vegana ha ormai conquistato la massima parte dei top chef.

Rimanendo in Europa (ma anche negli altri continenti il fenomeno è in continua crescita), l'agenzia di viaggi internazionale  Loveholidays ha condotto una ricerca dalla quale emerge che le città di Londra, Parigi e Berlino, in quest'ordine,  sono le migliori per chi sceglie una cucina vegana.
Per incontrare una città italiana, bisogna scendere fino al 21° posto, dove troviamo Milano, la successiva è Roma, piazzata al 26° posto.

L'agenzia di viaggi Loveholidays ha condotto la sua indagine su oltre 50 città, analizzando diversi fattori in 4 categorie diverse: la presenza di locali, di supermercati e di festival vegani e il numero di ristoranti con stelle verdi Michelin, che premiano gli esercizi attenti alla sostenibilità, all'innovazione e all'uso di prodotti locali.
Londra si è confermata la città migliore in Europa per i vegani che hanno a disposizione 194 ristoranti, 81 negozi plant-based e 3 festival vegani previsti per quest'anno. Il secondo posto va a Parigi e il terzo a Berlino, che però vanta 7 ristoranti con la stella verde Michelin, il numero maggiore in una città europea.  Al 4° posto c'è Barcellona, al 5°  Amsterdam. Seguono Oslo, Copenaghen, Bristol, Atene, Madrid e Manchester.

Milano si trova al 21° posto con la presenza di 32 ristoranti vegani, 6 negozi specializzati in gastronomia vegana e 2 ristoranti con stelle verdi Michelin, lo "Joia" e il "D'O". Il punteggio è basso soprattutto perché in città ci sono pochi market specializzati e non viene  organizzato alcun festival tematico per vegani. Al 26° posto c'è Roma, con 19 ristoranti, 9 market e un solo ristorante con stella verde Michelin, il "Mater Terrae".

La presenza della le città italiane nella top 30 in Europa,  conferma, comunque, che il nostro Paese non si è adagiato sugli allori di una cucina tradizionale famosa in tutto il mondo, ma è un luogo dove la ricerca gastronomica è sempre attiva e vivace.

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