La Liste: i 1.000 migliori ristoranti del mondo del 2023

La Liste.
Con un unico neo: tanti ex aequo

Ideata nel 2015 dal giornalista Jorg Zipprick, La Liste si potrebbe definire come la Classifica delle Classifiche o la Madre di tutte le Guide. È infatti una super guida che prende in esame i risultati di 600 guide - a cominciare da i World's 50 Best Restaurants, Best Chef Awards e Michelin – li mette insieme a milioni di recensioni, cartacee e online. Poi. tramite un algoritmo che fa i conteggi, ne mette 1000 in fila assegnando a ciascuno un punteggio da 0 a 100.

L’algoritmo è stato brevettato, collaudato e ufficialmente approvato dall'ente del turismo francese. Ma dal momento che il criterio di compilazione è strettamente matematico  purtroppo (e questo è senz’altro un punto debole della guida, sono frequenti i risultati a “pari merito”. A cominciare dal primo posto dove si piazzano ben tre ristoranti: il Frantzén di Stoccolma, il Guy Savoy di Parigi, Le Bernardin di New York.

Al secondo posto, con 99 punti, troviamo: Cheval Blanc by Peter Knogl – Grand Hôtel Les Trois Rois di Basilea, L'Assiette Champenoise di Tinqueux (Francia), La Vague d'Or - Le Cheval Blanc di Saint Tropez, Martín Berasategui di Lasarte-Oria (Spagna), Restaurant de l'Hôtel de Ville di Crissier (Svizzera), Sushi Saitu di Minatu - Ku (Tokyo, Giappone).

Al terzo posto, finalmente, due italiani: Da Vittorio a Brusaporto dei fratelli Cerea, con 98,50 punti e Le Calandre di Sarmeola di Rubano. Sempre con 98,50 punti, al terzo posto ci sono L'Ambroisie di Parigi, L'Auberge du Vieux Puits di Fontjoncouse, Le Louis XV di Alain Ducasse a Monaco, Plénitude a Parigi, Schwarzwaldstube a Baiersbronn (Germania), Victor's Fine Dining by Christian Bau di Perl (Germania) e Waldhotel Sonnora di Dreis (Germania).

Al quarto posto, con 98 punti, si calssificano Aqua a Wolfsburg (Germania), Arzak a Donostia (Spagna), Core by Clare Smyth a Londra, De Librije a Zwolle (Paesi Bassi), El Celler de Can Roca a Girona, Georges Blanc a Vonnas (Francia), Hof van Cleve a Kruisem (Belgio), L'Enclume a Grange-over-Sands (Regno Unito), Maison Pic a Valence (Francia), Manresa a Los Gatos (Stati Uniti d'America), Mirazur a Menton (Francia), Régis et Jacques Marcon a Saint-Bonnet-le-Froid (Francia), Schloss Schauenstein a Fürstenau (Svizzera), The French Laundry a Yountville (Stati Uniti d'America), Yanagiya a Mizunami-shi (Giappone).

Molti i ristoranti italiani al quinto posto con 97,50 punti. Sono: Don Alfonso 1890 di Massa Lubrense (Napoli), l'Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura, Reale di Niko e Cristiana Romito a Castel di Sangro (L'Aquila), Dal Pescatore di Nadia Santini Canneto sull'Oglio, Mantova. Passando agli stranieri, troviamo il Flocons de Sel di Megève, L'Arpège di Parigi, L'Epicure di Parigi, L'Osier di Chūō-ku (Giappone), L'Oustaù de Baumanière di Les Baux-de-Provence, Lameloise di Chagny, Le Pré Catelan di Paris, Les Prés d'Eugénie - Michel Guérard di Eugénie-les-Bains, Memories di Bad Ragaz (Svizzera), Obauer di Werfen (Austria), Odette di Singapore, Oncore by Clare Smyth di Barangaroo (Australia), Pavillon Ledoyen - Yannick Alléno di Parigi, così come Pierre Gagnaire. Poi ci sono SingleThread di Healdsburg (Stati Uniti d'America), Vue de Monde di Melbourne, Zén di Singapore, The Capital at The Beijing Hong Kong Jockey Club, di Pechino, Robuchon au Dôme di Macao, Matsukawa di Minato-ku (Tokyo), Sazenka sempre a Minato-ku.

Gli altri italiani

Ed ecco tutti gli altri italiani della lista:
Con 97 punti ci sono La Pergola di Heinz Beck, a Roma, Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo a Orta San Giulio (Novara). Con 96,50 punti il St Hubertus a San Cassiano di Norbert Niederkofler. 96 punti per De Caino di Valeria Piccini a Montemerano (Manciano, Grosseto), La Madia, ristorante due stelle di Pino Cuttaia a Licata, La Peca, altro stellato di Lonigo (Vicenza). 95.50 per Casa Perbellini a Verona, Casa Vissani a Baschi (Terni), Enoteca Pinchiorri a Firenze, Enrico Bartolini al Mudec di Milano, il Krésios di Telese Terme (Benevento) di Giuseppe Iannotti, La Madonnina del Pescatore di Senigallia di Moreno Cedroni, Miramonti L'Altro di Concesio (Brescia), Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba. Con 95 punti ci sono Ciccio Sultano con Il Duomo di Ragusa, Uliassi a Senigallia. 94.50 per Quattro Passi a Nerano e Seta di Antonio Guida al Mandarin Oriental di Milano. 93.50 per D'O di Oldani a Cornaredo e Danì Maison di Nino Di Costanzo a Ischia. 93 punti per La Tana Gourmet di Asiago, Lorenzo a Forte dei Marmi, il San Domenico di Imola. 92.50 per Bracali a Ghirlanda, il Glam di Venezia, Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano, Lido 84 di Gardone Riviera, La Torre del Saracino a Vico Equense.

 

 

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