La mia cucina a tutto gas

Fabrizio Tesse, ex sous chef di Antonino Cannavacciuolo, propone una cucina concreta e di sostanza che guarda in primo luogo a Piemonte e Liguria. Accade al Pista, ristorante sorto dove una volta c’era la pista di collaudo auto del Lingotto di Torino

Se c’è una cosa che non potrà mai essere cancellata è la storia che lega Torino al mondo dell’auto e al marchio italiano più iconico di questo rapporto: la Fiat. Un brand che per la città ha voluto dire fabbriche, ma anche architetture e infrastrutture, oggi sono vere testimonianze di quel periodo industriale.

Uno di questi testimoni è il complesso del Lingotto, dove erano gli uffici cittadini della Fiat, e dove, sul tetto, c'è una pista, un vero circuito di prova per i modelli della Casa torinese, progettata, costruita e resa operativa nel 1926. Due curve paraboliche e due brevi rettilinei a circa 30 metri dalla strada.

Questo luogo è da un po’ di anni al centro di iniziative culturali, artistiche e commerciali, compresa quella di essere sede di un ristorante con il dehors più elevato della città, da cui si guarda, dall’alto in basso, tutta Torino.

Un ristorante in quel posto così iconico non poteva che chiamarsi, ovviamente, La Pista Restaurant che da qualche tempo fa capo allo storico Gruppo Gerla 1927 che gestisce pasticcerie, bar e ristoranti in città e fuori. La Pista Restaurant ha una location spettacolare, da rooftop, con una vista mozzafiato a 360°. E non è tutto.

Il contorno

Circondati dal circuito voluto dalla Fiat, oltre al ristorante, ci sono “la Bolla”, una struttura in vetro e acciaio a forma di goccia, che porta la firma dell’architetto Renzo Piano, un lounge bar panoramico e la Pinacoteca Agnelli che ospita opere d’arte e mostre di grandi artisti da tutti il mondo. E c’è anche il giardino sospeso più grande d’Europa, con più di 40mila piante per 300 specie e varietà diverse.

Lo chef a cui è stata affidata la nuova vita de La Pista Restaurant è Fabrizio Tesse. Uno con un curriculum di spessore che per alcuni anni è stato sous chef di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi e che poi ha condotto in autonomia la Locanda di Orta (stellato) e un altro stellato piemontese, il Carignano, sempre a Torino.

L’esperienza con Cannavacciuolo

Dell’esperienza con Cannavacciuolo Fabrizio Tesse parla come un periodo intenso e formativo, trascorso a stretto contatto con quello che è considerato uno dei cuochi più rappresentativi della cucina italiana

E se si gli chiede quale sia il lascito personale degli anni di lavoro a fianco di chef Cannavacciuolo, Tesse risponde così: «Ho capito che nel nostro mestiere sono importanti la dedizione e il sacrificio. Che poi sono valori alla base di molte cose della vita, ma è anche importante tutelare la squadra, il team, fare in modo che si lavori bene insieme, per un progetto comune e condiviso». Con un coach insomma. E non a caso dell’esperienza a La Pista Restaurant del Lingotto, avviata a fine 2022, Fabrizio Tesse, che ha nello chef Roberto Stella il suo braccio destro, parla come fosse il “mister” di una squadra di calcio: «Siamo un team e ogni giorno facciamo del nostro meglio per attuare un gioco d’insieme, coordinato, condiviso».

La proposta gastronomica

E infatti il livello della proposta gastronomica e del servizio in sala è altissimo, rodato, perfettamente sincronizzato, senza essere né snob né tanto meno ostentato. Il menu de La Pista, però, è tutt’altro che slogan, è pura concretezza e sostanza affidabile. È certamente ispirato al Piemonte, ma spazia anche in altre regioni italiane, Liguria su tutte. E così, insieme a piatti piemontesi, come i “plin”, i ravioli a forma di caramella, non mancano i richiami alla cucina di pesce abbinata a quella di carne in accostamenti solo in apparenza dissonanti, come il Manzo con il gambero crudo o il piccolo amuse bouche costituito da una pallina di anguria trattata in osmosi per renderla più compatta e sovrastata dal caviale, senza dimenticare la Seppia con crumble di parmigiano e piccoli dischi di capperi o l’Ombrina croccante accompagnata da una variazione di pomodori, gazpacho di anguria e guazzetto di molluschi.

La Pista Bistrò

Stessa filosofia replicata in una sorta di alter-ego di La Pista Restaurant che è La Pista Bistrò indicato come “il format PoP del ristorante gourmet La Pista” e che ha sale e cucina all’interno dell’Hotel NH Collection Santo Stefano in via Porta Palatina 19 sempre a Torino.

«Dietro ogni nostro piatto non ci sono solo ricerca, sperimentazione e voglia di esplorare, ma anche l’idea di trovare nuove sensazioni da condividere con i nostri clienti» spiega Tesse che mostra, di nascosto, un tatuaggio sulla spalla: c’è il disegno dell’inconfondibile silhouette di una Stella Michelin, quindi il numero 3 e una freccia che è una speranza. «Io, però, non lo dico» avverte lo chef aggrappandosi a una sana scaramanzia. Come si dice, non succede, ma se succede…».

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