The Guardian menziona 5 ristoranti italiani tra i 35 migliori d’Europa

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Emilia, Campania e Sicilia le regioni menzionate

Il celebre quotidiano britannico The Guardian ha stilato una lista dei migliori 35 ristoranti d'Europa. Importante la presenza italiana, con ben 5 ristoranti segnalati che, come tutti i locali candidati alla segnalazione, sono strati provati personalmente dagli inviati del giornale.

Partendo da Nord, il primo ristorante menzionato da The Guardian è La Lanterna di Diogene di Modena che ha conquistato l'inserimento in graduatoria con questa motivazione:

«Le verdure in salamoia vengono coltivate a pochi passi dalla tavola – scrive la giornalista britannica – la farina per i tortellini in brodo viene macinata nelle vicinanze e le costine provengono dai maiali che allevano. Anche l'aceto balsamico prodotto proprio qui, secondo pratiche secolari. Faccio sempre una deviazione per La Lanterna quando visito la vicina Modena, e mi assicuro di non essere l'autista designato, così posso godermi l'elenco enciclopedico dei Lambruschi secchi, anch'essi prodotti localmente».

A Roma i riflettori si accendono su Da Cesare al Casaletto, sul quale la giornalista scrive:

«Si trova al piano terra di un edificio residenziale a 30 minuti di tram dal centro storico, ma distanza non dissuade i devoti come me, che vengono per versioni impeccabili della cucina romana, con una carta dei vini elevata ma abbordabile».
I piatti citati sono: gnocchi cacio e pepe, crocchette di melanzane e polpette di manzo bollite, mezzi rigatoni con salsa di coda di bue e pecorino e le costolette di agnello fritte.

Più a sud troviamo Ponza dove l ristorante La Marina ha colpito la critica britannica per la parmigiana fatta con fichi d'India, acciughe all'aceto, linguine con aragosta e fritto  misto di pesce.

In Campania, precisamente a Melito Irpino, viene premiata la cucina dell'Antica Trattoria di Pietro soprattutto per i cicatelli fatti a mano con salsa di pomodoro e l'arrosto d'agnello.

Infine c'è Pantelleria, dove il Guardian raccomanda l‘osteria Il Principe e il Pirata menzionando gli spaghetti con bottarga di tonno, finocchi e pistacchi, e le busiate con sarde, finocchi, uvetta, pinoli e pangrattato fritto.

«Incastonata tra i vigneti terrazzati che scendono verso il mare - commenta ancora la giornalista - la sala da pranzo del ristorante in pietra grigia e piastrelle blu è il mio posto preferito dove mangiare il bacio pantesco, il tipico dolce dell'isola di pasta fritta ripiena di ricotta».

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