Torna di moda la Cucina Mari e Monti. In versione gourmet

Mari e Monti
Lo stellato Luciano Monosilio, classe 1984, chef ventisettenne del ristorante fine dining di Follie, ripropone in versione alta cucina abbinamenti tra pesce e molluschi e carni

Ricordate la Cucina Mari e Monti? Negli anni ottanti era popolarissima. Alcuni, forse, ricordano che era un cavallo di battaglia della Signora Coriandoli (il comico Maurizio Ferrini) che in tv vantava la prelibatezza del suo “Coniglio alla cacciatora con le cozze”.
Poi fu il tramonto, ma non l'ecclissi totale. Al declino, accompagnato dagli sberleffi dei benmangianti, sopravvissero alcune ricette tradizionali preesistenti alla moda,  come la Tiella di riso patate e cozze barese e la Pasta fagioli e cozze napoletana.

Oggi le cose sono decisamente cambiate, e grazie anche agli influssi della cucina orientale dove la convivenza tra molluschi, crostacei, carni e verdure è fondamentale, si torna a parlare di Mari e Monti. Ma una differenza rispetto agli anni ottanta c’è: mentre a quell’epoca la cucina mari e monti era rivolta a un target popolare (imperversava nei banchetti nuziali assieme alle Penne alla Vodka e alle Farfalle al Salmone), ora sembra stimolare la fantasia di top chef che la rivalutano con studiate alchimie.

Un esempio? Lo stellato Luciano Monosilio, classe 1984, chef ventisettenne del ristorante fine dining di Follie, la storica Villa Agrippina del circuito internazionale Grand Melia a Roma Monosilio. Noto anche come il “Re della pasta alla Carbonara”, ora Monosillo si propone come vate dei nuovi Mari e Monti inserendo in menu piatti come il Cuore di manzo & triglia, con il cuore reso morbido e apparentemente da una marinatura di dodici ore, i Rognoni di Coniglio, Parmigiano & Tartufo; e ancora la Porchetta & Gamberi; il Rombo & Fegato e il Mais & Sconcigli, lumache di mare unite al mais cotto alla brace.

 

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