La completa ristrutturazione de Il Luogo, l’avvio del Bistrot e adesso Voce, ultima impresa del trio Stefania Moroni, Fabio Pisani e Alessandro Negrini. Aperto in piazza della Scala, presso gli spazi di Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, Voce è stato progettato - archetettonicamente parlando - dallo studio aMDL, sotto la guida dell’architetto Michele De Lucchi. Ed è stato pensato per integrarsi con l’attiguo museo. Tre le aree in cui è suddiviso: la caffetteria, che accoglie i clienti all’entrata, si apre poi lateralmente sulla libreria, elemento di collegamento, ideale e fisico, con lo spazio museale. E poi il ristorante. Una grande sala, studiata per mettere in risalto la cucina che non è solo a vista, ma si incunea direttamente nella sala ristorante per un effetto scenico notevole.
La proposta gastronomica è ovviamente diversificata tra caffetteria e ristorante. Nel primo l’offerta spazia tra colazioni, pranzo, aperitivi e dopo cena. Nel secondo è invece la cucina di Negrini e Pisani a farla da padrone: non c’è un resident chef e sono loro a sovrintendere direttamente la brigata. Piatti diversi, ovviamente, rispetto a Il Luogo, ma che alla cucina di Aimo Moroni si ispirano. Ingredienti top e tradizione, il tutto con la giusta dose di fantasia.
«Siamo orgogliosi di essere parte integrante di un progetto in cui cibo, cultura e arte si intrecciano tra di loro - ha spiegato Stefania Moroni -. E questo anche per la sensibilità al mondo dell’arte che ci ha sempre contraddistinto».