Vinitaly: Valdobbiadene – Valdoca presenta il bilancio di sostenibilità

Valdobbiadene – Val D’Oca.
Il 100% di vigneti certificati Sqpi

È stato presentato a Vinitaly il secondo Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Cantina Produttori di Valdobbiadene - Valdoca.

Realizzato con l’assistenza tecnico-metodologica di Trentino Green Network (società di servizi per lo sviluppo sostenibile), il bilancio  di Valdobbiadene - Valdoca è redatto in conformità alle linee guida internazionali Gri Standard - Global Reporting Initiative ed è lo strumento di cui la Cantina ha scelto di dotarsi dal 2019 per misurare il proprio impatto sui tre piani della sostenibilità economica, ambientale e sociale.

«La crescita della Cantina in termini di bottiglie prodotte e di fatturato, nonostante lo scenario complicato dell’ultimo biennioha commentato il Presidente Franco Varaschin - è la dimostrazione di come un business responsabile e attento all’ecosistema porti a una crescita sana, in grado di generare contemporaneamente benefici per le persone, il territorio e la comunità - Un impegno insito nella stessa dimensione cooperativa della Cantina, che celebra quest’anno il 70° anniversario e che ha rappresentato per i soci, fin dalla sua nascita nel secondo Dopoguerra, una possibilità di riscatto e una prospettiva verso un futuro migliore.

«Con il fatturato consolidato del Gruppo (oltre 56 milioni nell’esercizio 2020/21, +12,3%) ha aggiunto Varaschin- è cresciuta la remunerazione delle uve Ribera conferite dai Soci, che ha continuato a rimanere equa, nostri Soci si è posizionata nuovamente tra le più alte in Italia».

100% di vigneti certificati Sqpi

Tra i traguardi più significativi dal punto di vista ambientale scritti nel secondo Bilancio di Sostenibilità di Valdobbiadene - Valdoca, e nettamente in anticipo rispetto ai programmi, con la vendemmia 2021 la Cantina ha raggiunto il 100% di vigneti certificati Sqpi (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), certificazione che insieme ai protocolli territoriali emanati dai Consorzi di tutela, contribuisce alla viticoltura sostenibile e alla ricerca di un migliore equilibrio tra qualità delle produzioni, ambiente e società.

«Grazie al lavoro fatto con le Regioni e i Consorziha spiegato Giuseppe Ciotti, Direzione Generale Sviluppo Rurale del Mipaaf – abbiamo già a sistema un numero consistente di aziende che verranno monitorate nell’applicazione delle migliori pratiche agronomiche e strategie di difesa, definite nei disciplinari regionali di produzione integrata. Naturalmente l’attività coinvolge anche le cantine in maniera da completare un quadro globale di gestione sostenibile dei processi di produzione del vino.Il Ministero è sceso in campo attivando, già dall’anno correnteuna certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola frutto dell’armonizzazione di quelle esistenti, che consenta, con un approccio scientifico e moderno, di andare oltre la valutazione della singola cantina in modo da rappresentare la realtà di interi comprensori e proiettare, soprattutto all’estero, grazie a un prodotto rappresentativo come il nostro vino, l’immagine di un Paese che opera in modo sostenibile».

«A oggi, la certificazione Sqnpi riguarda il 30% della nostra denominazione. L’obiettivo è di arrivare al 45% entro il 2022 e al 100% entro il 2029ha spiegato Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg - Per un territorio come il nostro, che è riconosciuto Patrimonio Unesco, il rapporto con la comunità è un asset fondamentale. Rappresentando un elevato numero di viticoltori della Denominazione, la Cantina Produttori di Valdobbiadene riveste un ruolo di primo piano nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità in agricoltura, per il quale il Consorzio ha predisposto un grande laboratorio in collaborazione con tutti i produttori. La crescita culturale dei viticoltori è alla base dell’evoluzione territoriale verso pratiche agronomiche sostenibili».

Proprio su questo aspetto si è soffermata Laura Ricci di Trentino Green:

«Ciò che caratterizza e differenzia questo Bilancio di Sostenibilità da altri dipende dall’identità stessa della Cantina: la cooperazione in ambito vitivinicolo, aggregando anche piccoli agricoltori, dà anche a loro una possibilità di miglioramento che da soli non potrebbero avere».

Digitalizzazione dei Quaderni di campagna 

Un esempio tra tutti: l’ottenimento della certificazione Sqnpi ha richiesto la completa digitalizzazione dei Quaderni di campagna nei quali si registra ogni singola operazione effettuata in vigna. Questo permette non solo l’autocontrollo da parte della Cantina ma anche il controllo a campione in “campo” attraverso il prelievo di quote di uva finalizzato alla verifica di conformità nell’uso dei principi attivi fitosanitari.

Formazione continua dei soci

La crescita culturale è sostenuta con un’attività di formazione continua dei soci per condividere pratiche agronomiche innovative, attraverso l’organizzazione di corsi in aula e in campo, in collaborazione con centri di eccellenza del territorio in ambito agrario ed enologico.
Alessandro Vella, direttore generale della Cantina, ha annunciato la partenza dal prossimo autunno di una collaborazione con un istituto tecnico del territorio finalizzata alla formazione di operai specializzati anche in ambito meccatronico. Tra i quattro pilastri di sviluppo futuro una voce importante continuerà infatti ad essere quella degli investimenti tecnologici in cantina, oltre alla sostenibilità in vigneto, a un’organizzazione sempre più efficiente (un progetto di lean company è stato avviato nel 2021) e alla comunicazione verso l’esterno del percorso virtuoso che la Cantina sta compiendo con tutti i suoi soci e collaboratori.

Il secondo Bilancio di Sostenibilità della Cantina Produttori di Valdobbiadene sarà consultabile integralmente sul sito www.valdoca.com

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