Le nuove frontiere del confezionamento (e della cottura) sottovuoto

Buste e rotoli lisci e goffrati (e non solo) nella gamma dell'emiliana MyVac

Non si ferma l’evoluzione nel settore imballaggi (e conservazione e cottura degli alimenti). L’ultima novità si chiama NextFlex, ingrediente base della rivoluzione green firmata dalla MyVac di Campogalliano, in provincia di Modena.

In sostanza la classica struttura in PA/PE (poliammide/polietilene) usata per le calssiche buste sottovuoto, viene sostituita in questo caso da una a base monopoliolefinica in PP/EVOH/PE (polipropilene/evoh/polietilene).

La differenza? Stesse performance di prodotto, ma con la possibilità di riciclare le buste. Non poco insomma.

Tre possibili utilizzi del NetFlex

Busta sottovuoto liscia per la cottura

La conservazione, con il normale aumento della shelf-life di prodotto donata dal sottovuoto.

La cottura: la struttura del materiale a base monopoliolefinica in PP/EVOH/PE può infatti garantirne un uso sicuro ai trattamenti termici fino a 100°C per due ore.

Il congelamento fino a -25°C.

Permeabilità ai gas

Il valore di permeabilità indica la capacità di barriera offerta dal film plastico ai gas. Partendo già da un buon valore di una busta in PA/PE da 85µm < 65 cc/m².24h.atm (atmosfera modificata), la busta riciclabile NextFlex di pari spessore risulta ancora più performante con un risultato < 3 cc/m².24h.atm (atmosfera modificata).

Inoltre la struttura NextFlex riduce il peso del 6% rispetto ai film a base di PA. Questo si traduce in una minore emissione di plastica sul mercato, impattando positivamente anche in fase di trasporto con una minore emissione di CO2.

Una gamma completa

Sul sito dell’azienda (www.myvac.com), poi si trovano tutte le soluzioni adatte alla semplice conservazione o alla cottura sottovuoto a bassa temperatura. Un sito, tra l’altro, molto ben fatto dove appaiono chiaramente le idoneità di ogni prodotto per un certo specifico utilizzo e la possibilità di scaricare le schede tecniche di ogni busta.

A disposizione dei professionisti, ovviamente, buste (e rotoli) lisci e goffrate, riciclabili, ma anche stampate o destinate al dryage delle carni.

 

 

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