Casa Clàt, gioiello gastronomico che conquista i cagliaritari (e i forestieri)

La salita che dal porto conduce al bastione di Saint Remy racchiude il meglio della cucina cagliaritana. Le ottime trattorie tradizionali del quartiere della Marina, la novità dell’hotellerie con Palazzo Tirso, i piatti elaborati di Luigi Pomata, specialista del tonno carlofortino e l’esperienza gourmet dall’unico stellato della città Stefano Deidda col suo “Corsaro”.

Ora si aggiunge la doppia novità di Casa Clàt, un gioiello incastonato nel viale Regina Margherita, la lunga salita gourmet, appunto, il sogno della famiglia Murgia, Caterina e Claudio, i due fratelli che con Clàt, identificano i propri nomi.

La geniale Caterina, col supporto del marito Francesco e il concreto Claudio sono i motori di Nieddittas, l’impero delle cozze, oggi al primo posto in Italia come fatturato. Ad Arborea si creano, si allevano, si nutrono cozze e non solo (perché oggi c’è anche il pescato).

Qualcosa che non c'era

I Murgia, che hanno portato in città “qualcosa che non c’era”, hanno ristrutturato l’antico Palazzo Frau, una costruzione dell’800 e hanno creato nove suite da sogno pensate e arredate con la mano e l’ingegno di Giorgio Casu, il direttore artistico, che ha giocato con le delizie del territorio, corallo, dune, abissi e inserito l’innovazione tecnologica (le sonorità delle suite hanno i Bang & Olufsen) su camere spaziose (dai 30 ai 60 metri quadrati).

La firma Niedditas

Ma Nieddittas è cibo, Sardegna, mare. “Il nostro progetto è quello di far sentire a casa i nostri ospiti, vogliamo essere ambasciatori a Cagliari dei nostri valori: eccellenza, eleganza, stile, umiltà. E naturalmente le Nieddittas, non possono mai mancare”, racconta l’infaticabile Caterina, manager di talento con due figlie maggiorenni, una delle quali destinata al grande tennis.

Due menu degustazione

In cucina i sapori del mare sono la base del menu. Due menu degustazione, uno da 75,l’altro da 95, ma anche idee convincenti come il pranzo della domenica con quattro portate a 55 euro. Caterina lavora a stretto con Riccardo Lobrano, il manager cagliaritano del food and beverage che, dopo tanti anni a Londra, ha aperto i Crazy Pizza di Porto Cervo e Milano, prima di rientrare a casa.

Chi fa l’esperienza a Casa Clàt non può prescindere dall’insalata di mare Nieddittas, un nome provocatorio perché non è una vera insalata, ma un compatto di patata schiacciata con sopra, le cozze, cotte, un sashimi di orata (le orate sono allevate dall’azienda) e dei pezzetti di polpo. Poi la zuppetta di cozze e arselle e quindi la fregola, tipica pasta sarda a base di semola, con le nieddittas e le arselle arricchita da una interessante emulsione di prezzemolo che colora il piatto.

Il classici

I classici come le linguine vongole e bottarga o il calamaro scottato sono in carta, il pane è fatto in casa, come tutta la proposta dei dessert. L’olio ha due scelte di gran qualità: l’ormai consacrato Masoni Becciu di Villacidro e Santa Suia di Terralba, in omaggio ai Murgia. Che hanno pensato anche a un angolo più intimo per gli ospiti, la cantina. Oggi utilizzata dalle migliori aziende del vino sarde, un venerdì al mese. La colazione, per chi dorme è alla carta, ma inclusa. Ma è aperta anche agli esterni. Con le creme e le confetture che arricchiscono i croissant realizzate all’interno da Giulia, la pastry chef. E in primavera inaugura il giardino, il salotto verde della città che a Casa Clà potrà rilassarsi con un aperitivo speciale.

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