Al Feel il menu a tutto lago (e Alpi) dello chef Beretta

Feel Chef Federico Beretta
Il Feel di Como punta su materie prime di montagna (vini inclusi) per dar vita a un'offerta che rinnova la tradizione

Nelle due piccole sale che accolgono i clienti del Feel di Como spiccano pietra, legno, piante. I libri e i grandi vasi in vetro che contengono i sugheri dei vini stappati nei servizi delle sere prima abbelliscono gli scaffali già colmi di bottiglie e completano un arredamento fatto di materiali naturali che sembra preannunciare quanto verrà proposto in menu. Il territorio in pratica, o meglio i prodotti della natura dell’intero arco alpino del Nord Italia, che sottoforma di pesci di lago, erbe, verdure, animali da cortile passano dalle mani di Federico Beretta per arrivare ai clienti in creazioni che si ispirano alla tradizione, ma diventano piatti moderni e contemporanei alla vista e al palato.

Aperto nel 2014, prima impresa autonoma dello chef e di Elisa Forlanelli, il ristorante si sta imponendo per la carica di novità che ha portato in città. O meglio si sta imponento grazie a Federico Beretta che, tra i vari talenti, vanta un’amore smisurato per la ricerca di prodotti di nicchia sui quali poi lo chaf basa la sua cucina. «Abbiamo puntato su un certo tipo di cucina un po’ perché questa è la nostra vocazione un po’ per differenziarci in un panorama ristorativo come quello lariano dove il piatto più venduto sono gli spaghetti alle vongole - dice un po’ sconsolato lo chef».

Punto di partenza per la cucina di Beretta non possono che essere, dunque, i fornitori. «Ci avvaliamo  - spiega Beretta - di una sessantina di piccole aziende, tante certo, ma non così tante se vogliamo essere sicuri di avere sempre a disposizione le materie prime che servono alla nostra cucina. Dalle erbe, ai numerosi pescatori che operano sul lago di Como, di Iseo e di Garda, ad allevatori e coltivatori sparsi nel nord Italia puntiamo e cerchiamo di valorizzare piccole, ma eccellenti realtà». E in concreto? In menu spiccano ricette a base di pesci gatto, anguilla, carpa. E poi frattaglie, animelle, rognoncini di coniglio, piccione e tante erbe (aglio orsino, ortiche, rabarbaro, borraggine) capaci di portare i profumi della montagna sulle tavole del Feel.

Infine, la carta dei vini. Seguita da Elisa, sposa la filosofia di cucina, proponendo tante etichette del Nord Italia selezionate dalla sommelier anche in base ai vitigni di partenza: se sono tipici delle zone montane sono perfetti per la cantina del Feel. Non mancano alcune proposte estere ed è importante l’offerta al calice, supportata da un’apposito sistema che consente la mescita e la conservazione insufflando gas inerte (in carta anche due menu degustazione vini: 4 calici a 30 euro, 7 calici a 50 euro).

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