Un radicale intervento di riqualificazione ha reso la mensa scolastica del Comune di Basiglio totalmente autonoma dal punto di vista energetico. Grazie all’utilizzo di fotovoltaico e geotermia le spese per
È la prima mensa scolastica italiana a sostenibilità totale. La nuova struttura di Basiglio, inaugurata in occasione dell'anno scolastico corrente, è completamente autonoma da un punto di vista energetico, producendo da sé l'energia per illuminazione, cucine e climatizzazione. Niente bollette, insomma, con un risparmio annuale quantificabile in 16mila euro, e con l'abbattimento di 40mila Kg di Co2 emessi in atmosfera. Il tutto grazie a un impianto fotovoltaico, uno geotermico e all'uso di serramenti di ultima generazione, che hanno ridotto al minimo le dispersioni di calore in un edificio che pure ha trent'anni sulle spalle.
Reperire le risorse
Basiglio è un comune della provincia di Milano, situato a sud del capoluogo. La stragrande maggioranza dei suoi 8.000 residenti vive a Milano 3, la cittadella residenziale costruita da Silvio Berlusconi, e ciò spiega perché Basiglio risulti attualmente il comune più ricco d'Italia.
La mensa, che è stata interamente ristrutturata, occupa una superficie di 1.100 mq, viene utilizzata da 30 classi tra scuola per l'infanzia e primaria, per un totale di circa 700 bambini, e serve 140 mila pasti all'anno.
L'investimento per la riqualificazione ammonta a 1.239.682 euro, che però non hanno gravato sulle casse comunali in quanto se ne è fatta carico Gemeaz Elior, la società che gestisce il servizio di refezione scolastica essendosene aggiudicata l'appalto, rinnovato nel 2011.
Al Sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo, abbiamo chiesto, per prima cosa, come abbia fatto il suo Comune ad arrivare prima degli altri a un traguardo così ambizioso. «Abbiamo le idee, innanzitutto - ci ha risposto -, la visione della città sostenibile, le competenze. Abbiamo la capacità di trovare risorse finanziarie dove gli altri non sanno che ci sono. Una visione che parte da molto lontano, da quando, nel 2004, abbiamo per la prima volta messo le mani su questa mensa che allora era solo una specie di deposito, per quanto era rimasta abbandonata a se stessa».
Aggirare la burocrazia
Abbiamo chiesto al Sindaco: avete incontrato delle difficoltà? «Tantissime. Innanzitutto la burocrazia. Nel nostro Paese le migliori intenzioni si arenano di fronte al muro burocratico. Bisogna smontarlo e avere una visione strategica di come si fanno le opere pubbliche oggi in Italia, bypassando i patti di stabilità e non gravando sulle tasche dei cittadini. Basiglio è un comune virtuoso, uno dei 143 più virtuosi d'Italia come ha certificato un recente decreto del Ministero degli Interni. Non solo siamo nel patto di stabilità ma siamo anche capaci di fare buona amministrazione, economizzando ma soprattutto facendo investimenti. Oggi tutti pensano che fare buona amministrazione significhi risparmiare. Non è vero: la gente ha bisogno di servizi. I soldi ci vogliono, allora si tratta di trovare le risorse».
Quali consigli si sente di dare il Sindaco agli amministratori che volessero seguire le sue orme? «Studiare. Non fidarsi dei burocrati, farsi una propria idea, dopodiché avere progetti lungimiranti, strategie, non progetti una tantum o d'urgenza, ma una visione della città. Noi abbiamo puntato sulla sostenibilità energetica e ambientale, temi fondamentali che ci riguardano da vicino, riguardano la nostra qualità della vita e la qualità dei servizi. Gli amministratori dovrebbero appropriarsi dei bilanci, non affidarsi semplicemente ai tecnici ma vedere come è fatto il bilancio, in modo da fare economie, ma insieme trovare i soldi per gli investimenti. Con gli appalti di servizio, per esempio, si possono fare grandi opere, come dimostra questa mensa».
Progetto a tappe
La mensa scolastica è un pezzo di un progetto più ampio che intende fare di Basiglio un laboratorio di sostenibilità energetica, ambientale e sociale. «Un altro tassello è la Casa della Danza e della Musica - prosegue Cirillo -, un edificio biosostenibile, premiato dal Ministero degli Interni come migliore edificio pubblico non residenziale, costruito interamente con i criteri della bioarchitettura, con materiale bioedile, a consumo zero e impatto zero. Sono 1.000 mq di superficie coperta per un valore di 2,5 milioni di euro, che anche in questo caso all'amministrazione comunale non sono costati nulla. Abbiamo, infatti, fatto sostenere l'investimento da un soggetto a cui abbiamo concesso un'operazione immobiliare in un'area già destinata allo sviluppo immobiliare». Alla mensa scolastica e alla Casa della Danza si aggiunge poi l'Asilo nido - Scuola materna: anche lì è stato realizzato un impianto geotermico a pompa di calore con riscaldamento diffuso sotto il pavimento e anche lì sono previsti i pannelli fotovoltaici.
«Fa tutto parte di un grande piano strategico di governo del territorio - conclude il Sindaco -, in cui abbiamo inserito gli incentivi alle famiglie per il teleriscaldamento a biomassa, finanziati con 3 milioni di euro anche in questo caso ottenuti da privati in cambio di investimenti immobiliari, e altre misure, per esempio relative ai trasporti. Quando tutto sarà a regime, diventerà un sistema di vita».