Nuovo anno di soddisfazioni e di impegno per Dimitri Mattiello, chef-patron del "Dimitri Restaurant" di Altavilla Vicentina. Le soddisfazioni arrivano dalla guida Magnar Ben Best Gourmet 2017 che ha nominato il suo locale "miglior ristorante emergente dell'Alpe Adria". L'impegno è quello che Diminitri sta mettendo nell'apertura del suo secondo ristorante in India.
Il premio internazionale Alpe Adria, giunto alla sua quinta edizione, quest'anno ha assegnato 11 awards nel mondo della ristorazione e 9 nella sezione vini. La nuova edizione della guida, curata da Maurizio Potocnik, quest'anno ha selezionato e recensito 350 locali (80 fuori dai confini italiani) e 150 vini (40 esteri).
"Nonostante la giovane età – spiegano i curatori della guida – lo chef Dimitri Mattiello ha dimostrato una grande tenacia, che unita all'esperienza maturata nel ristorante di famiglia e ad un'immensa voglia di scoprire e sperimentare, l'hanno portato a realizzare una cucina molto personale, dove conoscenza delle materie prime, tradizione e tecniche innovative si fondono. Il premio come emergente gli è stato attribuito proprio per questa sua nuova concezione di cucina, che l'ha portato a creare piatti straordinari".
Dimitri Mattiello, classe 1984, nato e cresciuto professionalmente nella cucina del ristorante di famiglia, l'Osteria da Penacio, ha aperto il Dimitri Restaurant nel 2012. Un locale moderno, con un'offerta articolata che cerca di intercettare le diverse esigenze del pubblico che si rivolge alla ristorazione contemporanea. Nella stessa struttura di Altavilla oltre al Dimitri Restaurant trova spazio infatti l'Hostaria Italiana, dove vengono proposti i grandi classici della cucina italiana, come l'amatriciana o le lasagne al forno o la pizza.
Lo stesso format viene presentato in India nel ristorante Pasta Street a Bangalore, capitale del Karnataka. Aperto da un anno, ha raccolto grande consenso e convinto Mattiello a inaugurarne in questi giorni un secondo, nella stessa città. Un locale pensato per far conoscere i prodotti italiani nel mondo attraverso i piatti che hanno fatto la storia culinaria del nostro paese, dove si può ritrovare in una sorta di racconto tutta l'Italia del cibo. Un centinaio i coperti e una squadra di lavoro ampia e ben amalgamata: tra i due locali e il catering connesso sono impiegate 80 persone. Entro l'anno è prevista l'apertura di altri due locali della stessa tipologia a Mumbai e Dehli.