Veleno a Brescia, dove l’ospitalità è una storia antica

Nell’antico Palazzo Marinoni a Brescia è forte il richiamo a sedersi e stare insieme attorno al camino. È la sede di Veleno, ristorante fra segni del passato e atmosfera passionale

Veleno
La sala Rossa del ristorante Veleno, ricavato al piano nobile di Palazzo Marinoni, nel cuore di Brescia
Nell’antico Palazzo Marinoni a Brescia è forte il richiamo a sedersi e stare insieme attorno al camino. È la sede di Veleno, ristorante dall'atmosfera passionale

L’ospitalità di un tempo, quando cenare, ascoltare o fare musica fra amici, circondati da elementi preziosi era una prassi quotidiana, da Veleno è intatta. Il ristorante al piano nobile di Palazzo Marinoni, nel centro di Brescia, ripropone il saper vivere all’italiana e tutta l’atmosfera ricca di suggestione che ha caratterizzato la residenza per secoli. Uno scrigno capace di regalare emozioni per il lascito del passato e la forte personalità. Nicola Falappi di Studio Quaranta l’ha cercato e scelto per il restaurant manager Davide Patruno e lo chef Maurizio Amato, rispettando l’architettura originale e alternando ai colori decisi della sala da pranzo quelli eterei a effetto acquarello della pasticceria, con chiaro riferimento ai giardini storici o d’inverno, ai dipinti dell’800, ma soprattutto al pittore olandese Hieronymus Bosch.

Ambienti unici con tocchi vintage

Porte modanate, specchiere dorate, soffitti a cassettoni o affrescati, pavimento in seminato alla veneziana si susseguono nei vari ambienti: ingresso, saletta Marrakech per colazioni, pranzo e pause pomeridiane, zona pasticceria con sala consumazione ed esposizione, sala Rossa e sala Animalier, con le pareti a manto di tigre come quelle del dipinto fra le finestre, riservate alla cena. Mobili originali sono alternati ad arredi di design o su misura, come la panca in Kilim realizzata in Francia. Non mancano tocchi vintage come il grande lampadario dell’ex salone delle “feste”, ora adibito alla sala degustazione dolci, dominata da colori delicati, arredi in midollino e decorazioni a parete appositamente realizzate; o il rosso fuoco di divanetti e poltroncine in velluto e tavolini a specchio, che accende una delle due sale riservate alla cena. La sorpresa è continua per la raffinata diversità delle ambientazioni che si susseguono fino alla cucina, cuore del progetto, mantenuta dove è sempre stata.

 

 

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