Il centro di Udine racchiude il ristorante Vitello d’Oro con 170 anni di storia. Un patrimonio culturale e gastronomico, con una cucina di tradizione che i fratelli Massimiliano e Gianluca Sabinot hanno indirizzato all’innovazione, valorizzata anche dal recente restyling degli interni.
Sul rispetto della storia e delle caratteristiche del luogo, Visual Display ha progettato un’atmosfera accogliente dai tratti contemporanei che richiama anche una generazione di clientela più internazionale. Un progetto attento alle esigenze della vita del ristorante, ai flussi e alle dinamiche dei clienti che garantisce allo stesso tempo la qualità del lavoro e del servizio, da qui lo spostamento dell’ingresso principale in posizione centrale rispetto ai flussi interni. L’intervento ha compreso sia la ristrutturazione degli interni e di parte della facciata esterna sia il recupero di parti storiche fra cui la seconda cinta muraria della città, sulla quale il locale si poggia, ora inglobata nell’atrio del ristorante. Altri elementi originali, come la pavimentazione in terrazzo veneziano e le travi in legno del soffitto dell’ingresso sono stati invece restaurati e valorizzati tramite un’apposita illuminazione.
L’ingresso immette nell’atrio arredato con morbidi imbottiti, tessuti raffinati e la vetrina luminosa per le bottiglie della cantina. Oltre l’arco della cinta muraria si apre l’ambiente per le cene più informali che è caratterizzato dal rivestimento in carta da parati a motivo bucolico e dal grande tavolo in platano (5 metri di lunghezza) illuminato dalle scultoree sospensioni in ottone. La sala ristorante, con pavimento in parquet di rovere scuro posato a spina di pesce, è suddivisa nell’originale ripartizione in tre zone da leggeri serramenti in rame brunito, vetro e tessuto, che ne aumentano la privacy e allo stesso tempo mantengono la continuità visiva totale.
Si passa dall’atmosfera intima e sofistica dell’ambiente con il vecchio soffitto di legno, panca in velluto su misura e parete decorata da quadri astratti, a quello rivestito da una parziale boiserie in velluto blu e inondato dalla luce zenitale del nuovo lucernario come fosse un giardino d’inverno circondato da un porticato. Nel terzo ambiente, il vecchio fogolar friulano, è stato sostituito con un caminetto dalle linee moderne. È il punto focale del ristorante sia per la visibilità dall’ingresso sia per l’aspetto d’intimità dato dal tavolo con divanetto in velluto color ruggine disegnato ad hoc e dalla boiserie a tutta altezza in rovere laccato verde salvia con preziosi inserti in rame brunito.
All’esterno il dehors, cuore pulsante del ristorante nei mesi estivi, realizzato con nuovi serramenti in acciaio e vetro, eleganti lampade in vetro opalino in stile retrò, pavimentazione in pietra effetto ruggine e arredi in metallo e corda nautica color tortora.