God Save the Food ha inaugurato il secondo locale a Milano dopo dopo quello aperto poco più di tre anni fa in via Tortona. L'ambiente essenziale è dominato da toni sobri e naturali che vanno dal legno chiaro, al grigio, al nero, interrotti da brevi esplosioni di colore giallo fluo. Poi, grandi vetrate e un bellissimo plateatico esterno in piazza del Carmine a Milano.
Anche per questa sede il concept degli interni e degli arredi è stato affidato allo Studio C Milano: una realtà multidisciplinare il cui team internazionale si occupa di design e comunicazione, e che cura l’immagine di God Save the Food.
Il progetto, seguito in particolare dall’architetto Christoph Schnung, si distingue per l’accogliente semplicità e il misurato decorativismo, caratteristiche restituite da tutti gli elementi che compongono l’ambiente, compresa la sedia Seleri - disegnata dallo studio Mentsen e prodotta dall’azienda italiana Zilio A&C - che è stata scelta con e senza sedile rivestito e realizzata in due edizioni speciali in frassino naturale e giallo fluo.
Abbiamo chiesto all’architetto Schnung perché abbia voluto proprio questa seduta per allestire il nuovo ristorante, ecco cosa ci ha risposto: “La prima cosa che mi ha catturato di Seleri è stato indubbiamente il design pulito e rigoroso. Quando poi ho avuto la possibilità di vederla dal vero, ne ho apprezzato anche la grande qualità progettuale, la totale assenza di viti e chiodi, la leggerezza e al contempo l’elevata robustezza e resistenza”.
Peculiarità che hanno fatto vincere a Seleri anche il prestigioso Interior Innovation Award all’edizione 2015 dell’IMM di Colonia.