Nel ristorante del Museo MoMa di San Francisco i piatti dei migliori chef del mondo. Con cinque italiani

museo arte moderna san francisco

Piatti celebri di altrettanti celebrity chef di tutto il mondo raccolti nel meni di un un ristorante con logica museale per essere mostrati, ma in questo caso anche gustati dai visitatori. È quanto accade all’In Situ, il ristorante del Museo di Arte Moderna di San Francisco. Artefice dell’inedita iniziaitva è lo chef Corey Lee, già responsabile della cucina del Benu, sempre nella città del Golden Gate, tre stelle Michelin.
Naturalmente si tratta di riproduzioni dei piatti originali, di falsi d’autore insomma. Ma fedelissimi, come se fosserto usciti dalle mani che li hanno creati. Tanto che per essere sicuro di eseguire copie perfette, Lee si è recato nelle cucine di mezzo mondo dove si è calato nel ruolo di “plagiatore” autorizzato.

La mostra permanente dà la possibilità al visitatore del SFMoMa di rendersi conto dello stato dell’alta cucina nel mondo con il metodo migliore: la degustazione. In più, potrà mettere a a confronto diretto i signature dish di chef operativi a migliaia di chilometri di distanza tra loro.
Gli chef italiani presenti nel menu con un loro piatto identificativo sono 5: Massimo Bottura con Oops! Mi è caduta la crostata al limone, Gennaro Esposito con gli Spaghetti al pomodoro del Vesuvio, Massimiliano Alajmo con il Cappuccino di seppie al nero, Riccardo Camanini con lo Spaghettone, burro e lievito di birra e Niko Romito con il Risotto parmigiano, acqua e limone. Per tutti e cinque, l’onore di vedere le loro creazioni elencate accanto a quelle di Gaston Acurio, Renè Redzepi, Daniel Boulud, Alice Waters, Andoni Luis Aduriz, Virgilio Martinez, Rodrigo Oliviera, Daniel Boulud, Elena Arzak, Matt Orlando, David Chang, Cristian Puglisi.

foto di Supercarwaar (Opera propria) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], attraverso Wikimedia Commons

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